Consumi pagina 140
Previsioni stilate da Adusbef e Federconsumatori, che parlano di dati “drammatici”. Nuovi aumenti in arrivo dopo Capodanno: riguarderanno multe, spedizioni postali, conti correnti e il canone Rai. Tariffa rifiuti: +25%. Pesanti ricadute dall’Imu applicata ai settori produttivi.
Tra novembre e dicembre – secondo un report MasterCard – vendite al dettaglio in aumento appena +0,7% rispetto all’anno scorso. Mai così male dal 2008, anno in cui gli Stati Uniti erano in recessione.
Gli analisti avevano previsto in entrambi i casi un rialzo +0,3%
Reagire con troppo entusiasmo sarebbe un errore, avvertono gli analisti. Ci sono note negative come il calo del tasso di partecipazione alla forza lavoro. Focus anche sulla fiducia consumatori. Tassi Treasuries a 10 anni saldamente ai minimi di 3 mesi.
L’attivita’ nel terziario scende ancora, a 44,6 da 46. Vendite commercio al dettaglio nell’area euro -1,2% su mese in ottobre e -3,6% su anno. Una flessione così marcata non si vedeva da maggio 2009.
Sinora costato $1 miliardo al giorno. Se non si trova un accordo subito, da un terzo a meta’ dei container che arrivano via cargo negli Stati Uniti rischiano di rimanere bloccati. Pericolo rincaro di merci e prodotti sotto Natale. Interviene il governo federale.
Freddo o no in ogni caso noi consumatori pagheremo. Soldi che andranno all’Ente Nazionale Energia in cambio della disponibilità a utilizzare centrali ormai poco utilizzate e inquinanti, dal valore di mercato simbolico.
Debiti enormi su entrambe le sponde dell’Atlantico. Ma la verità è che non esiste decadenza del potere economico e finanziario dell’America. Gli Usa hanno ripreso a crescere, consumare e creare posti di lavoro, mentre l’economia in Europa soffre, non c’è lavoro e i cittadini europei sono strangolati di tasse. I grafici che spiegano tutto. E soprattutto perchè la speculazione non attacca gli Stati Uniti.
Lo conferma un’analisi condotta da Experian sui bilanci di migliaia di aziende italiane fallite negli ultimi due anni. Tutto avviene in tempi più brevi e conta sempre più l’economia reale.