Coronavirus pagina 142
Il divieto durerà fino al 16 febbraio: fino ad allora l’ambasciata italiana in Cina non rilascerà i visti necessari per entrare nel Paese. Lo ha fatto sapere la stessa ambasciata in un messaggio diffuso venerdì, precisando che l’obiettivo è espressamente quello di ridurre i rischi di ulteriori contagi del coronavirus.Si tratta di un’ulteriore mossa che
La Fed, nel suo periodico report indirizzato al Congresso, avverte anche dei rischi crescenti posti dal debito societario vicino al rating spazzatura
Il presidente di Evercore, Ed Hyman, prevede un primo trimestre a crescita nulla per la Cina, a causa dei rallentamenti provocati dall’epidemia di coronavirus. “La Cina sta veramente rallentando e questo sta sicuramente preoccupando le persone”, ha detto in un’intervista a Cnbc,”il nostro team prevede crescita zero per il primo trimestre”.Meno pessimistico lo sguardo sulle
“Oltre 400 cinesi rimasti bloccati sono stati riportati in Cina dall’Italia dalla Sichuan Airlines”: è quanto annunciato via tweet dall’Ufficio del portavoce del ministero degli Esteri cinese: “Non c’è miglior posto per celebrare la Festa delle Lanterne della propria casa”.Nel frattempo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha respinto al mittente la richiesta del
Rivista al ribasso da +5,7% a +5% la stima di crescita per il 2020. Possibili effetti a livello globale. Toyota rinvia ripresa produzione in Cina.
Il colosso del lusso inglese Burberry chiude 24 negozi su 64 che possiede in Cina a causa del coronavirus.Burberry si aggiunge così alla lista di gruppi che hanno deciso di abbsssare le saracinesche per mitigare l’espansione del virus.“Tutto ciò sta influenzando le vendite al dettaglio sia nella Cina continentale che a Hong Kong”
L’agenzia Standard & Poor’s taglia al 5% le stime del Pil della Cina per il 2020, a fronte del 5,7% ipotizzato in precedenza, a causa delle pesanti conseguenze dell’epidemia scatenata dal coronavirus di Wuhan. L’agenzia di rating vede anche un rimbalzo nel 2021, fino al 6,4%, contro le previsioni precedenti del 5,6%.
Le conseguenze del coronavirus potrebbero colpire anche uno stabilimento Fiat Chrysler in Europa, lo ha detto il ceo del gruppo automobilistico, Mike Manley, in un’intervista rilasciata al Financial Times:“Se la situazione continua a peggiorare ci potrebbe essere il rischio di dovere fermare uno stabilimento in Europa nelle prossime due-quattro settimane”. Si tratterebbe di una conseguenza
Secondo i numeri aggiornati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità globalmente ci sono oggi 20630 casi confermati, di cui 3241 nuovi infettati.
Durante la settimana il coronavirus ha continuato a diffondersi in Cina andando a colpire 14 regioni, che rappresentano quasi il 70% del PIL cinese e ciò ha spinto le autorità a prolungare di un’altra settimana il periodo festivo fino al 10 febbraio, sottolinea Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM.Tutto questo mentre la Banca Popolare