Coronavirus pagina 32
Ad un anno dallo scoppio della crisi pandemica, alle famiglie italiane sono venuti a mancare in media circa 1.650 euro di redditi. Così stima Confesercenti secondo cui continuando così, a fine 2021, il reddito medio delle famiglie sarà ancora 512 euro inferiore ai livelli pre-crisi.A livello territoriale, alla fine del corrente anno la distanza maggiore
I risultati elaborati dall’Ufficio studi della CGIA sulla crisi dovuta alla pandemia
Resettare il mondo per porre le basi per un controllo centrale dell’economia e una società di stampo marxista: cosa pensano i complottisti.
Il premier vorrebbe aumentare la produzione anche attraverso un impegno diretto dell’industria farmaceutica in Italia.
Ad un anno dalla notizia del paziente 1 in Italia, ripercorriamo brevemente gli episodi salienti della pandemia di covid-19.
Le restrizioni e le misure di lockdown per rallentare la diffusione del coronavirus continueranno a pesare sull’economia della Germania nel primo trimestre del 2021, ma le prospettive per gli esportatori sono cautamente positive.Lo ha detto il ministero dell’Economia tedesco mentre la cancelliera Angela Merkel e i leader degli Stati federali hanno concordato mercoledì di estendere le
I motivi per i quali il consulente tecnico del ministero della Salute sostiene la necessità di una nuova chiusura delle attività.
Ricavi totali in aumento del 10% a 26,6 miliardi di dollari, e vendite sono cresciuta del 12% a 7,4 miliardi di dollari. Così AstraZeneca, azienda farmaceutica anglo-svedese che produce uno dei vaccini contro il Covid-19, ha svelato i risultati del quarto trimestre annunciando al contempo un dividendo di 1,90 dollari per azione che porta la cedola
Giunti a conclusione delle ricerche il team congiunto di Oms e Cina ha definito l’origine animale come l’ipotesi più probabile
Dalle stime sull’andamento medio del fatturato 2020, i settori più colpiti dalla pandemia hanno interessato, in particolar modo, il commercio, i servizi alla persona e l’area dell’intrattenimento. I risultati a cui è giunto l’Ufficio studi della CGIA sono impietosi: agenzie di viaggio e tour operator -73,2 per cento; attività artistiche, palestre, piscine, sale giochi, cinema