Corruzione pagina 8
Nel mirino un fondo malese da cui sarebbero stati sottratti circa 4 miliardi di dollari
Matthias Krull, ex banchiere svizzero della Julius Bär, la più importante banca svizzera di gestione patrimoniale, è stato condannato a 10 anni di prigione con laccusa di essersi unito ad una rete di soggetti dediti al riciclaggio di denaro per nascondere i fondi prelevati dalla PDVSA, la Petroleos de Venezuela SA.Krull ha ammesso la sua
Sono 562 i dipendenti dell’Agenzia delle Entrate accusati di aver manipolato i dati dei contribuenti dietro adeguato compenso. Lo rivela la stessa Amministrazione finanziaria secondo cui nel 2017 sono finiti sotto procedimento 562 dipendenti, di cui al 31 dicembre 2017 sono finiti sotto inchiesta 455 dipendenti, mentre in 107 sono stati condannati.Le accuse vanno dalla
Birkenfeld: UBS è un un “cartello”, una “mafia”. Computer criptati, pulsante di emergenza per cancellare contatti e sms, manuale per evitare di essere scoperti alla dogana.
La banca centrale dell’Estonia ha rivelato la cifra complessiva delle transazioni cross-border compiute fra 2008 e 2017: oltre mille miliardi di euro. DOJ americano avvia inchiesta.
Il CdA di Danske Bank ha deciso di “esonerarlo” con effetto immediato: nuovo AD deve essere uomo d’affari che rimarrĂ alla guida della banca danese in futuro.
Il governo guidato da George Weah ha avviato l’indagine sulla presunta scomparsa di banconote appena stampate che, secondo quanto riferito, provenivano dall’estero.
Il tesoriere del Pd, Francesco Bonifazi, e quello della Lega, Giulio Centemero, sarebbero coinvolti nell’inchiesta sui soldi versati dall’imprenditore Luca Parnasi, attualmente agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sullo stadio della Roma. Bonifazi, a quanto apprende il Corriere, sarebbe indagato per finanziamento illecito; notizia che non è stata smentita dal diretto interessato
Lo scandalo Danske Bank potrebbe avere conseguenze di vasta portata per l’intero sistema finanziario danese e le societĂ danesi.
Tra gli imputati figurano anche l’ex AD Paolo Scaroni e l’attuale CEO Claudio Descalzi: l’accusa è di tangenti al governo nigeriano. Eni ribadisce estraneitĂ alla vicenda.