Credito pagina 31
Le ultime rivelazioni Crif evidenziano una ripresa delle richieste di prestiti personali. Confermato invece il trend negativo dei mutui. Pesano ancora disoccupazione, perdita del potere d’acquisto e la mancanza di chiarezza sui futuri scenari politici. L’analisi di Super Money
Il 2013 sara’ l’anno del risparmio in Europa: gestione finanza personale sara’ priorità. Gli italiani si percepiscono ultimi come comfort finanziario: solo il 25% e’ soddisfatto. Quota raddoppiata rispetto al 2011. Il report di ING Direct.
C’e’ il rischio di una “esplosione stellare” delle attivita’ creditizie. Parla il re dei bond e gestore di PIMCO, che cita la teoria di Minsky. I soldi vanno a un numero sempre maggiore di creditori e speculatori e sempre meno all’economia reale. Oggi ci vogliono $20 di credito per creare $1 di Pil.
Il credito al consumo è uno strumento utile per gli italiani, ma bisogna saperlo gestire al meglio. Moltiplicati i casi di indebitamento. Ecco come le Associazioni di categoria puntano sull’informazione.
I prestiti concessi dalle societa’ fiduciarie sono aumentati di ben sette volte in un anno. Campanello dall’allarme per le autorita’ di controllo, chiamate a intervenire se vogliono scongiurare un default.
Non c’è relazione di Bankitalia che, da mesi ormai, non registri una contrazione del credito al settore privato. Imprese e famiglie in ginocchio, mentre le banche vengono aiutate da Bce e governi.
Per la Banca internazionale dei regolamenti svizzera i prezzi delle classi di asset in tutto il mondo si sono riportati su livelli che non si vedevano da almeno cinque anni. Allora erano i tempi della finanza allegra. Adesso meglio prepararsi al peggio.
Il declassamento potrebbe arrivare a marzo 2013. Intanto Grecia bocciata da S&P (“quasi in default”). Voci circa un possibile declassamento da parte dell’altra agenzia sorella, Moody’s, del rating degli ultimi paesi nobili dell’area euro.
Il Ftse Mib non riesce a resistere alle previsioni nere rilasciate dall’Ocse. Presto dimenticati i risultati positivi dell’asta. Tra i titoli caldi Mediaset e Telecom Italia. Euro fa dietrofront, dopo aver superato quota $1,30 (grafico). Spread a 332.
Lo conferma un’analisi condotta da Experian sui bilanci di migliaia di aziende italiane fallite negli ultimi due anni. Tutto avviene in tempi più brevi e conta sempre più l’economia reale.