Crisi Euro pagina 14
Dal 2009 Slovacchia, Estonia, Lettonia e Lituania sono entrate nell’euro senza subire gli squilibri dei Pigs. Ma le cose potrebbero cambiare in fretta.
Ventisette manifestanti francesi, che ieri hanno partecipato alle proteste contro le politiche sociali francesi, sono in stati arrestati a causa del lancio di pallottole di gomma contro le forze dell’ordine; altri ventiquattro sono in custodia. Le manifestazioni promosse dal gruppo antieuro “Nuit Debout” si sono concentrate nella notte a Place de la Republique, occupata dai
E’ l’allarme lanciato da quanto si legge in un report dell’Economist Intelligence Unit, che accede i riflettori sui tre pericoli che potrebbero rivelarsi fatali.
Paese uscito dal programma di aiuti esterni più in fretta del previsto. Bond sotto pressione: verranno probabilmente esclusi dal programma QE.
Secondo Mervyn King, ex presidente della Bank of England, l’area euro “deve essere smantellata” per lasciare liberi i membri più deboli come l’Italia.
Sistema bancario italiano in crisi trascinerà nel baratro Berlino, secondo gli economisti. Banche tedesche troppo esposte. Germania farebbe fine simile ai Piigs.
Per l’ex ministro greco delle Finanze “l’unica via di fuga dalla disintegrazione che abbiamo è quella di rimanere uniti e tentare di democratizzare l’UE”.
Questo non significa che problemi settore siano finiti. Si parla comunque di un buco di liquidità enorme da coprire. E bisogna sbrigarsi: dal 2016 nuovo regime bail-in.
Per i millennials l’assegno sarà “ridottissimo”. Non permetterà di sostentare. E si parla di chi ha almeno la fortuna di avere un contratto standard.
Continua imperterrita la crescita dell’appeal dello yuan come valuta internazionale. A subirne le conseguenze non è il biglietto verde, bensì la moneta unica.