Dazi e Protezionismo pagina 47
Larry Kudlow, consulente economico della Casa Bianca: Trump potrebbe “presto” incontrare il suo omologo cinese Xi, forse al G20 di Buenos Aires il 30 novembre.
“Siamo preoccupati per le tensioni commerciali e per il fatto che molti paesi a basso reddito abbiano raggiunto un alto livello di indebitamento. È un quadro preoccupante”.Così il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, che intervistato dalla CNBC, in occasione dell’incontro del Fmi e della Banca mondiale a Bali, in Indonesia, ha sottolineato la necessità per
Il Dow Jones ha perso più di 800 punti in uno dei selloff più intensi degli ultimi anni, scatenato dagli insulti di Trump alla Fed. In Asia Borse cedono anche il -5%. A Piazza Affari tendenza ribassista prolungata.
Segnali positivi dalla Cina sul fronte della guerra commerciale con gli Stati Uniti. Pechino si è detta pronta a riaprire un dialogo con Washington. Lo ha fatto sapere il ministero del commercio, spiegando che i due paesi dovrebbero trovare un accordo attraverso il dialogo. Allo stesso tempo, il ministero ha sottolineato la necessità di mettere la parola fine
L’indebolimento dello yuan resta sotto la lente degli Stati Uniti. Lo ha confermato il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin, che in un’intervista al Financial Times ha ammonito Pechino a non svalutarla.“Mentre guardiamo alle questioni commerciali, non c’è dubbio che vogliamo essere sicuri che la Cina non stia facendo svalutazioni competitive“, ha detto Mnuchin, in un’intervista
I dazi imposti dagli Usa sui prodotti Made in China hanno i primi effetti concreti, soprattutto sulle multinazionali straniere presenti in Cina: pharma e alimentare i settori più colpiti.
La Cina non userà lo yuan come strumento nella disputa commerciale con gli States. A dirlo il ministero degli esteri di Pechino.
Elevati rischi all’orizzonte per la crescita globale: a dirlo Vitas Vasiliauskas, membro del board della Bce riferendosi in primis alla guerra commerciale tra Usa e Cina che rischia di evolversi in qualcosa di più grande.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha intensificato la retorica sull’imposizione di dazi su miliardi di dollari di importazioni cinesi, e Pechino ha di conseguenza risposto. La replica degli investitori è stata finora pacata, ma questo sottovaluta il vero rischio di uno scoppio di una guerra commerciale su scala globale, regolarmente indicata dagli investitori
In piena guerra commerciale e valutaria il Dipartimento del Tesoro statunitense lancia l’allarme. Il governo americano è sempre più preoccupato dalla svalutazione dello yuan cinese. Quando manca meno di una settimana alla pubblicazione del rapporto di politica valutaria del Tesoro americano, un portavoce dice che l’amministrazione sta monitorando con attenzione eventuali nuovi sviluppi.In seguito alle