Dazi e Protezionismo pagina 54
Il direttore del Fmi ha sottolineato come l’inasprimento della guerra commerciale colpirebbe la crescita cinese e il potere d’acquisto dei consumatori Usa
L’escalation della disputa commerciale tra Cina e Usa è arrivata a un punto che le imprese non si immaginavano e ora una coalizione di oltre 60 società ha deciso di passare dalle parole ai fatti.
Le nuove invettive reciproche tra Washington e Pechino sulla disputa commerciale hanno mantenuto in allerta gli investitori con i mercati azionari, specie in Asia, che accusano il colpo. Le Borse dell’area hanno allungato la striscia negativa di sedute consecutive a 10: ora è la più lunga da settembre 2000 eguagliando il record negativo del 2002.
Il Canada è alla ricerca di alleati per riformare l’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). L’obiettivo è “riportare fiducia nel sistema commerciale multilaterale e scoraggiare mosse protezionistiche e relative contromisure”.Per questo motivo – secondo indiscrezioni riportare da Bloomberg – Ottawa sarebbe pronta a presentare una proposta di riforma del Wto, da cui il presidente americano Donald Trump ha recentemente minacciato di
Le sanzioni sarebbero giustificate dal mancato adempimento degli americani relativo a una sentenza del 2016 su un caso di anti-dumping.
Le politiche Usa di stampo protezionista non entreranno mai in vigore e alla fine Trump raggiungerà un’intesa con la Cina. È quello che fa pensare il comportamento dei mercati.
73 progetti congiunti da $100 miliardi: Mosca e Pechino fanno convergere interessi nazionali per aggirare sanzioni e dazi Usa. Putin: “useremo i dollari sempre meno”.
Proprio quando sembrava che la tregua nella guerra a colpi di dazi tra Cina e Stati Uniti avesse riportato il sereno in Borsa, Pechino ha chiesto all’Organizzazione Mondiale del Commercio il permesso di imporre sanzioni contro gli Usa per le politiche di stampo protezionista.Le Borse europee hanno incominciato a perdere slancio (-0,5% circa) appesantite dai
Settore agricolo soffre già le conseguenze del protezionismo. Quanto alla crisi degli emergenti, la Turchia non è canarino nella miniera dell’area.
Prima di imporre sanzioni commerciali agli Stati Uniti la Cina deve ottenere l’autorizzazione del Wto.La Cina, il 23 agosto, ha depositato una denuncia al WTO in relazione all’introduzione dei dazi americani sulle merci cinesi per un valore di 16 miliardi di dollari. Così ha reso noto il dicastero commerciale cinese.