Dazi e Protezionismo pagina 67
UBP mantiene un outlook prudente sull’oro, che secondo noi nei prossimi mesi è visto rimanere in un range tra i 1.200 e i 1.300 dollari. Ma in futuro rimbalzo tecnico è probabile.
“I dazi dimostreranno che il made in Italy agricolo è un bluff, perché non è competitivo. Il maggior costo di importazione di beni primari sarà scaricato sull’agricoltura e saremo sconfitti dal mercato. Serve un programma di sviluppo per cerealicoltura, colture proteiche e industriali, è inutile prendersela con l’import di materie prime dal quale siamo sempre più dipendenti”.È l’allarme lanciato dal presidente di
Usa pubblicano lista di prodotti cinesi pari a $200 miliardi che potrebbero essere soggetti a ulteriori dazi del 10%
Gli Stati Uniti affronteranno una recessione in pochi anni anche se la guerra commerciale si risolverà. Così gli analisti prima però dell’ultimo nuovo annuncio di Trump.
Ora la guerra commerciale fa davvero paura. Anche se la speranza di un cambio di rotta improvviso, a cui Donald Trump ha abituato, rimane la speranza degli investitori. Per il momento, tuttavia, non si arresta l’escalation di minacce e provvedimenti a danno del commercio internazionale.
La Cina ribadisce che adotterà contromisure nel commercio nei confronti degli Stati Uniti. A dirlo il ministro degli Esteri cinese affermando che Pechino farà di tutto per proteggere i suoi legittimi diritti, accusando gli USA di comportamenti tipici dell’egemonia commerciale.
A luglio il profilo di investimento azionario resta bilanciato con un focus su Stati Uniti e mercati emergenti, con un miglioramento delle attese sul fronte obbligazionario.
Sale il titolo Tesla (+2,5% nel pre mercato) sulla possibilità dell’apertura di una fabbrica in Cina, che consentirebbe al produttore di auto elettriche di evitare i dazi cinesi. Secondo le indiscrezioni pubblicate da Bloomberg, la fabbrica dovrebbe avere una capacità produttiva pari a 500 mila veicoli l’anno. La notizia arriva dopo che ieri il gruppo ha
Se gli Usa impongono dazi auto all’ue la risposta sarà ferma: così il ministro del’economia francese.
Minaccia di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina è sopravvalutata: rappresenta un rischio per i mercati emergenti, ma entrambe le parti si rendono conto che non ci sarebbero vincitori.