Dazi e Protezionismo pagina 77
Per via del loro sistema politico e delle elezioni di mid-term imminenti di novembre, gli Usa e Trump sono quelli che hanno più da perdere nella disputa commerciale. Intanto anche India e Ue si muovono.
Per ora la Cina rinuncia all’opzione nucleare, ma le mosse della Russia sui mercati potrebbero essere un antipasto di quello che potrebbe succedere se Pechino dovesse rispondere con la forza alle azioni di Trump.
Dopo la rappresaglie cinesi, il presidente Usa si prepara a sferrare nuovo attacco contro Pechino per 200 miliardi di dollari. Crollano i mercati asiatici
Pechino annuncia tariffe aggiuntive dal 6 luglio. Nel mirino: prodotti agricoli, automobili e pesce
Piazza Affari mostra segnali di reazione anche grazie al deciso rimbalzo dei BTP: distribuzione dividendi e escalation tensioni commerciali minacciano ripresa.
In tanti si trovano a non avere abbastanza cibo: 2,7 milioni nel 2017 sono state costretti a mangiare nelle mense dei poveri: “la punta dell’iceberg”. Stop a olio dalla Tunisia e riso dalla Cambogia.
Ministro delle Politiche agricole Centinaio: chiederemo al Parlamento di non ratificare il trattato commerciale tra Ue e Canada. UE: così il Ceta può veramente saltare.
Pesanti le divise dei mercati emergenti che hanno debiti denominati in dollari: per il biglietto verde si prefigura la miglior performance settimanale dal 2016.
Tariffe su una lunga lista di prodotti Made in China pari a 50 miliardi di dollari. Pechino: presto contromisure. Fmi non esclude recessione Usa.
I rappresentanti dei governi Ue hanno trovato un accordo per imporre dazi del 25% su 2,83 miliardi di euro di beni americani importati in Europa.