Dazi e Protezionismo pagina 90
Per il professore di Yale Roach, ex Morgan Stanley “le politiche protezioniste Usa finiranno solo per aumentare il debito”. Tutti i rischi della strategia di Trump.
Nonostante l’ansia del mercato per i venti di guerra commerciale, l’indice di redditivitĂ delle aziende dell’S&P 500 rimane in ottima salute.
Spread tra i due tassi Libor e IOS è quintuplicato in soli quattro mesi: è indice di credit crunch. Per Credit Suisse è colpa delle misure di Trump e delle emissioni record di debito Usa.
La Corea del Sud è  la prima nazione a essere esonerata in modo permanente dai dazi del 25% sull’acciaio imposti dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e operativi da venerdì scorso, avendo raggiunto un’intesa per rivedere l’accordo di libero scambio con gli Usa.In cambio, Seul ha concordato un’ulteriore apertura dei suoi mercati alle auto americane. Lo
Pechino fa capire che oltre alla svendita di titoli Treasuries come ritorsione potrebbe sferrare attacco diretto a Wall Street. A tremare è soprattutto Apple.
Morgan Stanley ritiene che i segnali di un mercato azionario destinato a diventare più rischioso nel corso dell’anno si inizino già “a vedersi scritti sul muro”: “Siamo assai convinti che questi [segnali] saranno ovvi per le masse entro la fine del terzo o del quarto trimestre, al più tardi”.L’outlook per il 2018, sottolinea Michael Wilson,
L’allentarsi delle preoccupazioni sul fronte del conflitto a colpi di dazi commerciali tra Usa e Cina premia l’azionario e più in generale gli asset finanziari considerati più rischiosi. Wall Street accelera al rialzo con il passare dei minuti. L’indice S&P 500 sta rimbalzando dalla media mobile a 200 giorni, mentre il Dow Jones guadagna 500
Secondo il direttore dell’FMI Lagarde il protezionismo e il populismo minacciano la crescita globale.
Per l’economista, le aziende americane non sono preparate a tagliare fuori dal modello di business i prodotti cinesi
Segretario di Stato Usa ottimista sulla possibilitĂ di stringere un accordo con la Cina per impedire escalation tensioni commerciali tra due maggiori economie al mondo.