Deflazione pagina 24
Quarta seduta in calo. Il lavoro si e’ indebolito: sussidi ai massimi di otto mesi (vedi grafico). Il petrolio e le commodities scivolano ancora. L’euro che paga le parole da “colomba” di Trichet.
Sparita la paura deflazione, non ci sara’ nessun nuovo piano di allentamento. I tassi non saliranno come pensa Bill Gross e il mercato dei bond ne uscira’ vincitore. L’analisi di BofA.
E’ la previsione di un analista di Société Générale. Ci vorrà un po’ di tempo affinché il fenomeno si verifichi, ma alla fine le cose andranno così. Guardate il grafico nell’articolo.
Superato il precedente massimo storico del 2004, quando l’istituto adottò una misura di quantitative easing massiccia per frenare il fenomeno della deflazione.
Dopo una serie di cifre nel complesso favorevoli dal fronte macro, oggi sussidi e beni durevoli sorprendono in negativo. E domani arriva il PIL. La trimestrale di Caterpillar serve a controbilanciare tale delusione. Milano tra le migliori d’Europa (+1,1%).
Occhio anche ai conti di AT&T e Procter & Gamble. Sotto i riflettori le cattive notizie sul debito sovrano giapponese. In ambito macro gli analisti scommettono su un prosieguo del trend positivo in attesa del PIL di domani. Milano +1%, tra le migliori in Europa.
La ripresa prosegue con una certa consistenza, ma il rialzo del PIL previsto nel 2011 non sara’ tale da alleviare le sofferenze sul fronte del lavoro. Almeno non quanto desiderato dalla banca centrale.
Secondo la maggioranza, l’istituto dovrebbe essere abolito, oppure consegnato nelle mani del popolo. Insofferenti sia democratici che repubblicani. Agli interpellati forse manca un passaggio pero’: la banca e’ gia’ sotto il controllo delle lobby di Wall Street.
Stando al governo Usa, non c’e’ l’ombra di inflazione ma i calcoli ufficiali non sembrano tenere conto della realta’. Chiedetelo al comune contribuente americano. Vi dira’ che l’anno scorso fare la spesa da Wal-Mart gli costava meno.
Si complica il piano per salvare le banche irlandesi. Il Portogallo rischia di fare la fine della Grecia. L’immobiliare Usa langue e si rischia una deflazione. Male tech e finanziari, che saranno sottoposti a nuovi stress test. Greggio ai minimi di quattro settimane, oro di tre.