Deflazione pagina 25
I PIIGS rubano la scena: il salvataggio dell’Irlanda rischia di saltare e con esso il progetto stesso dell’UE. I dati macro Usa confermano una situazione instabile interna. La Cina mette un freno all’inflazione. GM torna in borsa.
Quarto rialzo consecutivo ma questa volta sotto le attese, che erano per un +0.8%. Il dato core, pari a -0.6%, manca le attese di un +0.1% mettendo a segno il maggiore calo in oltre 4 anni. Timori di deflazione.
Tutta colpa dell’alto tasso di disoccupazione (il 15% per chi ha un’eta’ tra i 20 e i 24 anni) rende quasi impossibile la possibilita’ di trovare un lavoro.
In generale il tono è negativo anche sugli altri listini europei, anche se si cerca di contenere le perdite. Sul Ftse Mib occhio ai ribassi di Ubi Banca, che cede più del 3%, di Intesa SanPaolo e di altri titoli appartenenti al settore. Pochi i segni più, tra cui Unipol.
La crescita economica statunitense è meno forte di quanto atteso a causa di un rallentamento della ripresa. L’econonomia dovrebbe migliorare nel 2011, ma in caso di necessità la Federal Reserve è pronta a fornire più supporti.
Proprio nel momento in cui si scommette sulla capacità della Fed di riuscire a trovare una soluzione alla crescita anemica degli Stati Uniti, il famoso guru torna a parlare. E prevede che nei paesi industrializzati la ripresa sarà ad “U”.
La moneta unica riuscirà davvero ad attestarsi in area 1,39 o tornerà a toccare quota 1,35, livello che ha già in precedenza ostacolato la sua salita? E dopo la mossa duplice della Bank of Japan la valuta nipponica ce la farà a deprezzarsi (sul serio) o no?
E intanto negli Stati Uniti ci si interroga sul modo con cui procedere alle operazioni di quantitative easing. Il presidente della Fed di Filadelfia, Plosser, ha già dichiarato di opporsi ad un’ulteriore espansione monetaria. Ecco perchè.
“Punita” anche Italcementi, dopo la decisione di Deutsche Bank di tagliare il target price. Tra gli altri titoli, occhio ad Amplifon, Safilo e Risanamento.
Attesa oggi per il discorso che il presidente americano Obama terrà proprio sulla crisi finanziaria. Il periodo no per molti colossi del settore non accenna però a concludersi. Dall’Irlanda, all’Europa fino agli Usa gli istituti sono in difficoltà.