Disoccupazione pagina 60
Per l’Eurostat il numero di disoccupati è in calo di 179.000 unitĂ nella EU28 e di 130.000 unitĂ nell’euro zona.
I livelli sono ancora molto elevati e rimangono sopra la media europea, ma il trend del mercato del lavoro fa per lo meno ben sperare in Italia.Il tasso di disoccupazione è leggermente calato a novembre, attestandosi a all’11,3% dall’11,5%, facendo anche meglio delle previsioni che erano per un risultato invariato a 11,5%.Sul versante macro l’attenzione
Doccia fredda sull’entusiasmo del premier. Ultimi in classifica nella creazione di occupazione. La banca centrale striglia la Ue per mancata trasparenza nella sorveglianza dei conti pubblici.
Prosegue l’aumento dell’occupazione dell’Eurozona nel terzo trimestre con un incremento sui tre mesi precedenti dello 0,3%; un ritmo calante rispetto alla crescita del mese precedente che aveva visto un incremento dello 0,4%. Secondo i dati, comunicati oggi da Eurostat, il confronto su base annua è positivo dell’1,1%, in linea con gli incrementi dell’1% sperimentati nei
Si prospetta un Natale difficile per migliaia di lavoratori dell Royal Dutch Shell e di BG. La società petrolifera ha annunciato tagli del personale intorno alle 2800 unità non appena il takeover di Bg (del valore di 47 miliardi di sterline) sarà completato.Si sta pianificando una “razionalizzazione degli uffici” che significa quasi certamente imminenti chiusure.
Creati 211 mila posti, ma preoccupa aumento posizioni part-time. Rialzo tassi Fed pressoché sicuro, come dimostra anche balzo tassi Bond a 2 anni.
Un risultato superiore alle previsioni, aprirebbe una autostrada verso una stretta monetaria.
Secondo i dati dell’Insee, nel terzo trimestre il tasso di disoccupazione è cresciuto fino al 10,6% conro il 10,4% del secondo
NEW YORK (WSI) – Direttori finanziari vedono meno nubi sullo stato dell’economia italiana e sulle prospettive di crescita della propria azienda, ma restano tuttavia cauti sulle prospettive di ripresa dell’occupazione.E’ quanto emerge dall’indagine Cfo Survey di Deloitte per il terzo trimestre 2015 dal quale emerge che il 65% dei chief financial officer italiani si dimostra
E’ quanto emerge da un’analisi di Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro. Da Lombardia e Lazio, le richieste piĂą alte.