Donald Trump pagina 55
Crollano le principali società finite nel mirino di Washington dopo le sanzioni di venerdì. Rublo -8,5% in due sedute, rischia di chiudere ai minimi dal 2016.
La perquisizione è avvenuta nel corso di un’indagine in merito alle ingerenze della Russia nelle elezioni presidenziali Usa.
Il deficit federale statunitense è estinato a lievitare tornando sopra i mille miliardi di dollari a partire dal 2020. E’ quanto stima il Congressional Budget Office (Cbo), organismo congressuale indipendente, secondo cui i tagli alle tasse voluti da Donald Trump e l’aumento della spesa pubblica spigeranno per la prima volta dal 2012 il deficit il tetto psicologico
Un parere condiviso da Coeuré: “nessun vincitore da innalzamento barriere”
Washington è pronto a sferrare un nuovo colpo contro la russai. Secondo rumors pubblicati dalla stampa americana, oggi gli Stati Uniti imporranno nuove e piú severe sanzioni nei confronti di oligarchi russi vicini al presidente russo Vladimir Putin. Nessun riferimento è arrivato sui nomi.
Il presidente americano non fa nessun passo indietro. Anzi, annuncia altri dazi per $100 miliardi.
Pronta lista di 1.300 prodotti importati dalla Cina su cui imporre tariffe per $50 miliardi. Pechino punisce 106 prodotti Usa tra cui chimici, auto, soia e whisky.
Pechino ha introdotto i dazi su 128 prodotti made in Usa per un valore annuo complessivo pari a $3 miliardi. Dalla risposta di Trump dipende il futuro mondiale.
Per Coldiretti, sarà avvantaggiato soprattutto l’export del vino italiano.
Vittoria per le case automobilistiche americane. Come nel previsioni, l’amministrazione Trump ha allentato gli standard sulle emissioni dei veicoli voluti da Barack Obama.Ieri la Environmental Protection Agency (EPA), l’agenzia americana per la protezione ambientale, ha detto che gli standard sono troppo restrittivi andando incontro ai produttori di auto che secondo cui le regole attuali – che fanno riferimento