Donald Trump pagina 151
Big di Wall Street tremano. La minaccia dei candidati anti establishment è seria. Disfatta senza appello per Hillary Clinton, indietro di 20 punti.
In una campagna elettorale che si è già dimostrata imprevedibile (ma deludente) il miliardario ex sindaco di New York sta seriamente pensando di scendere in campo.
Il candidato repubblicano texano trionfante: “L’Iowa ha parlato. Ha mostrato che la nomination repubblicana e il prossimo presidente degli Stati Uniti non saranno decisi dai media, da Washington e dalle lobby, ma dal popolo”.
Chi vince in Iowa, “non è detto che vinca nel resto del paese”. A sottolinearlo Arthur Sanders, insegnante di scienze politiche alla Drake Universities di Des Moines.
Un’assenza che è stata oggetto di scherno da parte di Ted Cruz che ha aperto il dibattito con una battuta: “se mi fate ancora una domanda importante, lascio il palco”.
E’ un esercito di “Umiliati e Offesi”. Pronto a votare i vari Donald Trump e Marine Le Pen. Il Financial Times: “La storia la conosciamo già: va a finire molto male”.
L’ex governatore della Florida: Vi spiego perchè è “uno stronzo” (“jerk”).
Parla dinanzi al Congresso riunito in seduta comune il Presidente degli Stati Uniti respingendo le accuse di chi afferma il declino dell’economia a stelle e strisce
MILANO (WSI) – Il contendente repubblicano alle primarie del partito, Donald Trump, ha indirizzato un volgare attacco verbale alla più probabile candidata del partito Democratico alle prossime elezioni presidenziali, Hillary Clinton.Trump, durante un comizio a Grand Rapids, Michigan, ha rinfacciato alla ex First lady di aver perso la sua corsa contro Barack Obama nel 2008.
Il miliardario americano difende il leader russo dalle accuse secondo cui avrebbe fatto uccidere i suoi avversari politici