Eni pagina 17
Le nuove strategie del cane a sei zampe per combattere il calo delle quotazioni petrolifere.
L’esecutivo non ha in mente di includere le proprie quote Eni nel piano di privatizzazione: una fonte del Tesoro raggiunta da Reuters ha smentito le indiscrezioni di stampa pubblicate oggi dal Messaggero. La compagnia petrolifera è partecipata dallo stato direttamente dal ministero dell’Economia, che detiene il 4,3% di Eni, mentre indirettamente controlla il 25,76% tramite
Gli analisti di Banca Imi confermano il giudizio buy con un target price di 18,1 euro su Eni dopo la conferma di Claudio Descalzi come amministratore delegato del gruppo. “Crediamo che il mercato apprezzerà la conferma della nomina di Descalzi. Questo grazie alla sua gestione positiva negli anni di difficoltà con prezzi del petrolio bassi”.
Dopo la vendita, quattro anni fa, di un primo pacchetto ai cinesi di Cnpc, l’Eni ha venduto ieri un altro 25% dell’Area 4, nell’offshore del Mozambico, alla statunitense ExxonMobil per 2,8 miliardi di dollari (2,6 miliardi di euro)Soddisfazione è stata espressa dai vertici del gruppo. “La cessione ad ExxonMobil del 25% della Area 4 di
Gli analisti di Mediobanca Securities forniscono rating outperform e target price a 20 euro.
Eni ottiene una promozione da parte di Barclays che alza il target price del gruppo da 16 a 17 euro.
Eni intende apportare cambiamenti all’assetto societario di Gas and Power, trasformandola in una società indipendente attraverso una operazione di scorporo. E’ quanto risulta dall’aggiornamento del Piano che i vertici della società stanno presentando a Londra alla comunità finanziaria.E’ lo stesso piano ad auspicare una “trasformazione del settore retail in una consociata”.Eni ha reso noto anche
Dal piano strategico del gruppo per il 2017-20 che Eni ha presentato alla comunità finanziaria, a Londra, emerge che gli investimenti complessivi saranno tagliati dell’8% rispetto al piano precedente, scendendo a 31,6 miliardi di euro. A essere ridotti saranno soprattutto il portafoglio upstream, la riprogrammazione delle attività di progetto e la rinegoziazione di contratti.Il nuovo
“Dopo due anni di bassi investimenti e di sfiducia nell’industria del petrolio a livello globale, ora ci aspettiamo un lento aumento dei prezzi del petrolio fino a 70 dollari al barile nel 2020. Nonostante ciò, continueremo ad avere un approccio prudente e terremo la nostra capex cash neutrality (il finanziamento degli investimenti con cassa) sotto
Eni ha terminato il 2016 riducendo in modo significativo la perdita di bilancio rispetto al 2015. La perdita scende a 1,464 miliardi rispetto a quella di 8,778 miliardi nel 2015. Nel quarto trimestre il colosso guidato dall’AD Claudio De Scalzi ha riportato invece un utile netto per un valore di 340 milioni. In attesa della