Eurozona pagina 102
Ma permane “incertezza sulle trattative della Grecia”. Le economie più vulnerabili a shock negativi.
Avviate in tempo le pratiche per restituire 750 milioni di euro all’istituto di Washington. Atene rischia tuttora di restare senza soldi.
Giusto che decida il popolo, ma anche rischioso, perché aggiungerebbe un elemento di incertezza a una situazione già abbastanza tesa.
Periodo di recupero così dilatato per tornare a livelli pre crisi “non ha alcun precedente, nemmeno a seguito dei due conflitti del secolo passato”.
Vince il centro sinistra (Socialisti e Verdi). Il partito anti europeista Alternativa per la Germania (AfD) soffia voti alla CDU della Cancelliera.
In marzo +0,4% sul mese precedente. Ma nei primi tre mesi in media il risultato è negativo rispetto all’ultimo trimestre del 2014.
I dati tipicamente volatili hanno mostrato un calo inaspettato in marzo dopo la fase stagnante del mese prima. Locomotiva europea vulnerabile.
Se Eurogruppo e Syriza non trovano un accordo per sbloccare 172 miliardi di fondi e varare nuovo piano di aiuti, il default è inevitabile.
La dimostrazione la si è avuta oggi. I rendimenti possono essere volatili e non sono un indicatore fondamentale.
Paese può fare default rimanendo all’interno dell’area euro. “QE potrebbe avere conseguenze indesiderate“: parla Yves Mersch del board della banca centrale.