Eurozona pagina 103
Merkel ha concesso al popolo di lasciare il lavoro a 63 anni. La manovra ha riscontrato un successo (e un costo) enorme: 2,5 miliardi l’anno.
Passa legge per far tornare a lavorare licenziati “illegalmente”. Banche non riescono a trover broker disposti a fare trading con loro sul valutario.
Casse a secco: è l’effetto dello sciopero dei trasporti di sette giorni indetto dai sindacati. Costerà 750 milioni alla prima economia d’Europa.
La sua posizione è ormai compromessa. Dovrebbe uscire di sua spontanea volontà. Solo uno su 5 è preoccupato per un eventuale contagio finanziario.
I rendimenti salgono ai massimi da inizio anno, mettendo in subbuglio anche le altri classi di asset. Tassi Bund triplicati in una settimana.
Pmi servizi sopra le stime in Italia e ai massimi di 10 mesi. Spagna compensa debolezza Francia. Eurozona: visto +0,4% Pil nel secondo trimestre.
Fmi pronto a defilarsi. Atene non riesce a rimediare a crisi liquidità: tempo fino al 12 maggio per scongiurare evento catastrofico per l’Europa.
Dopo il dato sul disavanzo di marzo, ai massimi dal 2008, il mercato teme possibile contrazione crescita nei primi tre mesi. Rimbalza il petrolio, che torna sopra $60.
Il presidente della Commissione Ue ha specificato che la Grexit avrebbe gravi conseguenze per tutta l’Eurozona.
Deficit Italia al 2,6% quest’anno, in calo al 2% nel 2016. Prezzi in crescita. Outlook Europa mai così positivo da crisi 2008. Aumento Iva inevitabile.