Eurozona pagina 118
Dopo due anni di calma, mercato di Atene nuovamente alle prese con volatilità. C’è chi scommette sulla ripresa, sfruttando quotazioni a sconto.
Dopo mondo del passato finirà. Stiamo testimoniando nascita lenta e dolorosa dell’Europa: un “parto senza aiuto medico”. Germania perderà suo dominio.
A dicembre il fatturato ha segnato +1,4% su mese e +0,9% su anno, gli ordini +4,5% su mese e +5,8% su anno. Deflazione confermata.
Francia ai livelli più alti di 3 anni e mezzo. Pil primo trimestre visto a +0,3%. Prezzi produzione tedeschi: calo più marcato da 5 anni.
Ancora nervosismo per la crisi del debito di Atene. Mps: credito declassato, ma titolo in forte rialzo. Male Tenaris dopo i conti
Fondo: “nostro piano non ha bisogno di essere esteso”. Fonti governo greco: “alcuni paesi non vogliono soluzioni”.
Problema è europeo non solo italiano. Per sovrintendente del passaggio della vigilanza bancaria all’istituto centrale è ora di rompere intrecci con Stato.
Da quando esiste l’euro siamo cresciuti meno anche di Atene. E il debito è ancora troppo grande per poter essere ignorato, scrive il Washington Post.
Gli interesi sui titoli a tre anni sono saliti di 200 punti base. Le banche cedono più del 7%. Commerzbank: 50% di chance di Grexit.
L’economista tedesco ritiene che sia l’unico modo per evitare un altro caso Cipro. Intanto greci corrono a comprare oro: domanda +123%.