Eurozona pagina 99
“Prospettive migliori ma mancano riforme strutturali”. Il paradosso è che proprio le misure Bce (Quantitative Easing) rischiano di ritardare il processo.
Economisti provano a stemperare tensione: “niente panico”. Livelli restano alti ed è fisiologico un rallentamento rispetto agli altri paesi dell’area euro.
Ottimismo dopo le riunioni all’Eurogruppo. Ma Merkel smorza entusiasmi. Syriza: nessun compromesso su pensioni e lavoro. Principale ostacolo l’Fmi.
Paradossale l’ostinità nel chiedere riforme. “Piano di QE sta funzionando e non c’è motivo di temere scarsità di Bond” da comprare.
Peggioramento in maggio non sorprende visti gli ultimi sviluppi sul fronte greco.
Ministro Finanze tedesco: “decisione democratica e sovrana del popolo greco ci ha messo in una situazione completamente diversa” rispetto al 2012.
Eurozona fa lievemente meglio delle attese: Pil visto a +0,4% nel trimestre in corso. In Francia attività migliora, ma fabbriche operano in condizioni difficili.
Via al summit dell’Eurogruppo. Allo studio revisione del bailout attuale. Moody’s: salgono chance controlli di capitale.
Attesa per verbali Fed. Programma Bce non basta a convincere aziende tedesche ad aumentare prezzi produzione.
Il partito di Tsipras: “ma pagheremo stipendi e pensioni”. Moody’s ventila ipotesi controlli di capitale. D-day il 5 giugno.