Eurozona pagina 140
Minaccia stagnazione in Eurozona. Petrolio ai minimi di 4 anni dopo che i sauditi hanno tagliato prezzi per l’America. Deficit Usa cala al 2,8% del Pil.
Più probabile il ricorso a una nuova linea creditizia. In caso di elezioni anticipate a marzo, partito anti euro Syriza farebbe parte del governo.
Riscontrato calo della domanda e ritorno alla contrazione. Pubblicati indici PMI: l’attività fa fatica in Europa; sale in Spagna.
Tutto pur di proteggere le leggi sul principio di libera circolazione. Per Merkel Regno Unito vicino al “punto di non ritorno”.
Flop annunciato. Autorità stesse riconoscono che soluzione attuale non è ideale. Vivono nell’utopia che prima o poi sarà imposta su scala globale.
Piano sarà sottoposto alla Bce per colmare gap patrimoniale di 2,1 miliardi. Piccoli azionisti chiedono di partecipare. Titolo -40% la scorsa settimana.
Doccia fredda degli analisti dei big Usa: il mercato lo dà per scontato ma non c’è da sperarci troppo. Chance al 40% massimo.
Ridanno un po’ di speranza alle autorità di politica monetaria: deflazione si può ancora evitare. Ma Bce preoccupata dal dato ‘core’.
Il calo è di più di 10 punti base, sui livelli di agosto. Pil Usa ed espansione a sopresa del programma di ‘quantitative easing’ della Bce.
In seguito al calo degli inattivi 130 mila occupati in più rispetto ad agosto. Stabile il tasso dei senza lavoro in Europa. Scende disoccupazione giovanile.