Eurozona pagina 211
Zagabria in festa, la gente ha brindato all’ingresso del paese nell’Unione europea: è il 28° stato membro. Subito la beffa: prima procedura di infrazione è in agguato.
Il presunto programma prevede l’acquisto di debito sovrano di tutti i 17 paesi del blocco. Le indiscrezioni del Sueddeutsche Zeitung sminuite dal membro del consiglio direttivo Joerg Asmussen.
Saltate fuori registrazioni in cui i senior delle banche fanno battute sugli aiuti ricevuti a partire dal 2008. A pagare furono i contribuenti, con 30 miliardi di euro. Loro ridevano mentre il paese soffriva per l’austerity. ASCOLTA CONVERSAZIONI BANCHIERI
Situazione fuori controllo: un’altra crisi provocata da Usa e misure scellerate delle banche centrali. Come prepararsi al fallimento delle autorità internazionali.
Dopo giorni di stop riprendono i lavori, mentre a Sofia i dimostranti, in piazza da due settimane per protestare contro corruzione e povertà, chiedono le dimissioni del governo di Plamen Oresharski.
Berlino tenta di far saltare l’intesa sulla riduzione di emissioni 02. E minaccia di trasferire Volkswagen, Audi, Bmw e Opel all’estero. “A rischio 60% di posti di lavoro in Germania”.
A causa della crisi meno entrate del previsto nelle casse statali nel 2013. Obiettivo 3,7% molto lontano. Corte dei Conti: governo Hollande non puo’ permettersi di allentare gli sforzi.
Il collocamento di bond italiani mette in evidenza il ritorno delle tensioni sul mercato dei titoli periferici. Rendimenti in rialzo, anche per i BTP a cinque anni.
Come il sistema finanziario, fallito dopo il crac di Lehman, anche la teoria del “mercato efficiente” ha fatto il suo tempo. Non si puo’ piu’ fare affidamento solamente su fondamentali e informazioni a disposizione.
E’ il “carburante del Fronte Nazionale di estrema destra e di Beppe Grillo“. E ancora: “è un uomo superato, incarna un’Europa che non corrisponde più al mondo attuale”.