Eurozona pagina 243
Trenta deputati della coalizione hanno votato contro, ma Merkel la spunta. Passa la nuova tranche dal Bundestag. Alla Germania costerà 730 milioni. Uno dei due maggiori sindacati statali ellenici ha indetto una nuova astensione dal lavoro, in segno di protesta contro il pacchetto di austerità approvato dal Parlamento.
Parla l’uomo che piu’ da vicino ha seguito il dossier sull’unione bancaria: il vice presidente del Parlamento Gianni Pittella. Che dice: “E’ ora di investire”, via al piu’ presto a un piano di crescita da centinaia di miliardi. Per trovare i soldi vanno emessi Eurobond per 3 mila miliardi di euro. Governi vanno privati del diritto di nominare i commissari.
Con l’accordo per il libero scambio di auto c’e’ il pericolo di perdere 73 mila posti. I vantaggi sarebbero solo per Tokyo, ma Bruxelles insiste dicendo che l’accordo aumenterebbe il Pil e le esportazioni.
Barroso, presidente della Commissione Ue ha presentato il suo progetto di riforme che vuole sfatare il tabu’ dell’Europa a due velocita’, procedendo a “unione monetaria ed economica profonda”. Si va verso perdita di sovranita’ in materia di bilancio.
Le cose si complicano e non poco per Atene: se un giudice inglese dovesse interpretare la legge come ha fatto il suo collega Usa nel caso di Buenos Aires, per Atene sarebbero guai seri. Ma intanto Argentina vince appello e la vicenda si trasforma in una guerra tra fondi hedge.
Bruxelles vuole che gli stati membri lottino contro l’evasione fiscale con piu’ fermezzza. La Commissione pretende che il fisco sia “utilizzato come spinta alla crescita”. Appello agli accordi di Rubik.
Secondo un noto money manager svizzero c’è un paese europeo che, alla luce del livello di indebitamento e dell’esposizione ai bond dei Piigs, dovrebbe finire sotto la scure delle agenzie di rating…
L’economista Gustavo Piga dell’Universita’ Tor Vergata di Roma ha confrontato le previsioni dell’Ocse con le stime governative e i dati Istat. “Chi adesso osa dire che le manovre Monti-Merkel funzionano?!”
Stephan Werhahn, lo sfidante euroscettico di Merkel alle prossime elezioni, contesta Esm e piano Draghi di acquisto di debito dei paesi in difficolta’. Violato Trattato fondatore Ue. Per la Germania meglio tornare al marco.
In settimana atteso voto del parlamento tedesco su accordi su Grecia. Euro prossimo ad 1,29. Rendimenti decennali in rialzo al 4,74% in attesa della nuova asta di titoli di stato italiani.