Eurozona pagina 56
Un report di Standard & Poor’s indaga sulla composizione degli investimenti esteri della Germania: dopo la crisi il portafoglio è virato sull’Europa “core” a discapito della periferia.
Secondo il numero uno dell’Fmi Lagarde la ricetta per superare l’empasse in cui trova oggi l’eurozona c’è e si chiama unione fiscale
In Eurozona intanto sui mercati la liquidità ha toccato nuovi massimi storici. La notizia è positiva, tuttavia un’eventuale futura riduzione fisiologica della liquidità in eccesso, che secondo le stime di Intermarket More a regime dovrebbe trovarsi sui 200 miliardi di euro e non a 1.600 miliardi, rischia però di provocare turbolenze e incrementare la volatilità.
Continua la fase di ripresa in Eurozona. E’ quanto emerge dalle ultime previsioni di Ifo, Insee e Istat. Dopo il +0.1% del primo trimestre, una crescita dello 0,5% è attesa nel secondo trimestre e dello 0,4% nel terzo. I consumi delle famiglie sono il driver della ripresa, grazie a un aumento del reddito disponibile e alla
A inizio 2017 le aziende dell’area hanno vissuto il trimestre migliore degli ultimi sei anni. Balzo domanda ha permesso di aumentare i prezzi.
A febbraio le vendite al dettaglio dell’eurozona segnano un +0,7% su base mensile contro lo 0,1% di gennaio
Relativamente stabile per il terzo mese consecutivo la fiducia economica nell’eurozona che si attesta a 107,9 punti dai 108 di febbraio.
Sale nel mese di febbraio il credito bancario alle famiglie della zona euro cresciuto al tasso più rapido dal 2010 ma i prestiti alle imprese hanno registrato un rallentamento inaspettato.Secondo quanto reso noto dalla Bce, i prestiti alle famiglie sono aumentati del 2,3 da +2,2% di gennaio, al tasso di crescita più elevato da dicembre 2010,
La ripresa economica dell’Eurozona ha acquisito maggiore slancio, toccando un valore record in quasi 6 anni secondo i dati raccolti dall’indagine Pmi di Markit di marzo.La stima flash preliminare dell’indice Pmi composito dell’Eurozona di marzo è salita a 56,7 da 56 di febbraio, il più alto da aprile 2011. L’indicatore Pmi manifatturiero sale a 56,2 da 55,4 di
Per il ministero delle Finanze l’aumento dei consumi privati, insieme ad un normalizzazione della politica monetaria espansiva della Bce spingeranno in basso il surplus.