Evasione fiscale pagina 61
In Europa arrivano a 800 miliardi. Perche’ il governo Letta, che parla di lotta all’evasione fiscale, non li quantifica e non raggiunge un accordo con Berna per recuperare soldi sui quali non sono state pagate tasse?
Denuncia su fisco, il sistema non va. “La pressione fiscale italiana è molto elevata” e “l’elevato livello di evasione” pesa soprattutto sui contribuenti onesti.
Come utilizzare risorse ricavate è un “problema politico”. Lo strumento e’ delicato, lo useremo “soltanto per i casi piu’ eclatanti”, assicura Attilio Befera, dell’Agenzia delle Entrate.
Non solo Bernard Arnault: ben 251 paperoni hanno lasciato il paese nel 2012, contro i 128 dell’anno prima. Prima meta la Svizzera. Nel frattempo le finanze pubbliche continuano a deteriorarsi.
Almeno 4.000 casi sospetti. L’accordo con il paese elvetico. Il materiale è stato acquistato per un importo di 4 milioni di euro. “Energia criminale per occultare i redditi da capitale”, dice ministro delle Finanze regionale della Renania, Carsten Kühl.(nella foto)
Dal controllo di capitali alla tracciabilità del denaro, dall’abolizione del segreto bancario allo smantellamento dei paradisi fiscali: cosa tramano nell’ombra le autorita’? La sensazione e’ che sta per avvenire qualcosa di eclatante.
Industriali, produttori cinematografici, galleristi. Dai padroni di Postalmarket al fondatore di Air Italy (a destra nella foto), dalla Titanus all’archistar: L’Espresso fa i primi nomi del database sui paradisi fiscali.
Alla fine il piccolo stato ha ceduto: dal primo gennaio del 2015 la clamorosa svolta. Premier Juncker: “scambieremo informazioni con l’Unione Europea” per contribuire alla lotta all’evasione fiscale. Anche l’Austria fa lo stesso. Svizzera isolata in Europa.
A lanciare la proposta e’ Bank of America, partendo dal presupposto che il taglio e’ molto utilizzato da evasori e criminali. Misura va pero’ contro il diritto di tutti a tenere i risparmi lontani da un sistema bancario malato.
Italia stringe alleanza di lotta agli evasori con i big della Ue, Francia, Germania, Spagna e Gran Bretagna. Come in Usa: scambio di informazioni e controlli incrociati su conti correnti, investimenti e redditi.