Facebook pagina 14
Nuova ondata di trimestrali made in Usa questa volta tocca al social netowrk Facebook e alla creatura di Bill Gates, Microsoft.
Nuovi grane per Facebook in tema di privacy. Il social network ha ammesso che gli indirizzi e-mail dei contatti di 1,5 milioni dei suoi utenti sono stati scaricati per errore da maggio 2016. I contatti non sono stati condivisi con nessuno e la società li sta cancellando, ha detto Facebook in una dichiarazione a Reuters,
Facebook sarebbe al lavoro per sfidare le assistenti vocali di Amazon (Alexa), Apple (Siri) e Google nel campo delle assistenti vocali. Secondo rumors di Cnbc, il social network il gruppo guidato da Mark Zuckerberg è impegnato su questo fronte dall’inizio del 2018. Gli sforzi vedono protagonisti la divisione dell’azienda che si occupa di realtà virtuale
Per un problema tecnico, giurano da Facebook, le password di centinaia di milioni di persone sono state archiviate in un formato perfettamente leggibile.
Dopo l’attentanto in Nuova Zelanda, pioggia di critiche su Facebook, accusato di non bloccare le dirette con contenuti violenti.
Sotto accusa gli accordi sulla cessione dei dati degli utenti ad alcune tra le più importanti società tecnologiche, fra cui due produttori di smartphone
Il fondatore Zuckerberg annuncia una svolta nella privacy del social network, sotto accusa a partire dallo scandalo di Cambridge Analytica
Stavolta ci siamo sul serio: Facebook intende lanciare propria criptovaluta da implementare anche nei propri servizi di messaggistica Instagram e WhatsApp.
Dopo 18 mesi di indagini la commissione parlamentare britannica sulle fake news ha duramente attaccato la condotta di Facebook, “al di sopra della legge”
La Nuova Zelanda ha annunciato un aggiornamento delle leggi fiscali inteso a tassare le entrate delle società digitali multinazionali come Google, Facebook e Amazon.Il primo ministro Jacinda Ardern ha detto che “l’attuale sistema fiscale non è equo nel modo in cui tratta i singoli contribuenti, rispetto alle multinazionali”. In particolare, l’attuale normativa consentirebbe ai giganti