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A giudicare dalla agenzie stampa italiane si direbbe un gran risultato quello di Chrysler nel mese di maggio. Il rialzo del 30% tutto fa a che pensare tranne che a una delusione. E invece, visto il contesto, e’ proprio cosi’.
Al via il meeting dell’elite dei potenti che vuole il controllo globale. Fuori dalle sale a porte chiuse, un numero record di manifestanti: in migliaia minacciano di compromettere la segretezza dell’evento. Massoni su tutte le furie.
E’ successo a Termini Imerese. Sono complessivamente 2200 i dipendenti del Lingotto che temono per il proprio futuro, tra questi 600 “esodati” in attesa delle decisioni del ministro del Lavoro Elsa Fornero.
L’aumento registrato tra il 2008 e il 2010. Due anni fa sono stati 362 i suicidi dei disoccupati, superando i 357 del 2009, che già rappresentavano una forte impennata rispetto ai 270 accertati in media nel triennio precedente.
“Prima di portare il Paese alla miseria per salvare lo spread e gli sprechi immani dei partiti nell’ultimo ventennio che ci hanno regalato duemila miliardi di debito pubblico, vorrei sapere nomi, cognomi e indirizzi di chi si è avvalso dello Scudo Fiscale per decine di miliardi”. “Chiaro che è stato usato anche per ripulire i finanziamenti elettorali dei partiti e i conti dei politici”. Opinione di Beppe Grillo
Due degli economisti piu’ brillanti al mondo – Philip Pilkington e Warren Mosler – hanno unito le loro forze per presentare un innovativo strumento finanziario che a loro avviso potrebbe risolvere la crisi del debito sovrano dell’area euro.
Il buon esito di febbraio potrebbe rivelarsi un’eccezione alla regola. Da qui alla fine di marzo, General Motors, Ford e Chrysler rischiano di avere un numero di modelli in vendita del 19% sopra i livelli di offerta “normali”.
Archiviato il 2011 con profitti netti di $183 milioni dopo la perdita di 652 milioni dell’esercizio precedente. Debito dimezzato. Meglio delle stime i conti Fiat, ma la controllata fa meglio della casa torinese.
E la sede in futuro potrebbe essere in America. “L’attaccamento emozionale al proprio paese come produttore deve essere ripensato”, afferma l’ad del gruppo. Che preannuncia: “fusioni in Europa”.
Proprio come i nostri dirigenti e politici. Il n.1 della piu’ potente banca centrale del mondo e’ il modesto proprietario di una villetta di circa 200 metri quadri vicino al Congresso Usa. Per comprarla ha acceso un mutuo nel 2004 di cui ha pagato appena il 20%.