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L’appuntamento è fissato per oggi alle 20 ora italiana. È allora che la Federal Reserve americana dovrebbe annunciare, dopo quattro anni, il primo taglio dei tassi di interesse. La notizia appare scontata. L’unico dubbio ruota intorno alla portata della sforbiciata.
Dopo il drastico calo di metà estate, la scorsa settimana i mercati finanziari hanno continuato a recuperare terreno: l’indice S&P 500 ha registrato le prime settimane positive consecutive dalla metà di luglio, riportandosi a 5.600 punti; anche i mercati azionari non statunitensi sono cresciuti, mentre nell’obbligazionario, il rendimento dei Treasury Usa a 10 anni è
Nel suo discorso di venerdì a Jackson Hole, il presidente della Fed Jerome Powell ha avuto un tono accomodante e ha praticamente confermato un taglio dei tassi Usa nella riunione del 18 settembre.Gli analisti di eToro sottolineano che il mercato ha apprezzato la chiarezza e il tono deciso delle sue parole (We will do everything
Partenza in positivo per le principali Borse del Vecchio Continente che attendono il discorso di Jerome Powell da Jackson Hole previsto per le ore 16 italiane. Anche Piazza Affari nelle prime ore di scambi vira al rialzo. Nelle ultime settimane si sono consolidate le aspettative di un taglio dei tassi a settembre da parte della
“La stragrande maggioranza” dei partecipanti alla riunione del 30-31 luglio ‘ha osservato che, se i dati continuassero ad arrivare come previsto, sarebbe probabilmente appropriato allentare la politica alla prossima riunione’, .
Lo stato precario dell’economia statunitense emerge con forza all’approssimarsi di Jackson Hole, l’annuale incontro dei banchieri centrali in Wyoming. Gli occhi degli investitori saranno fermamente puntati sul presidente della Fed Jerome Powell che venerdì presenterà il suo aggiornamento.L’economia statunitense sta rallentando. I consumatori stanno riducendo la spesa, ma non si sono ancora fermati del tutto,
Si terrà da giovedì 22 e durerà fino al 24 agosto 2024 il consueto Simposio di Jackson Hole a cui prenderanno parte diverse personalità di spicco nel mondo dell’economia.
Il crollo dei mercati di ieri, 5 agosto, ha sollevato forti critiche nei confronti della banca centrale americana accusata di aver ignorato i segnali di debolezza, e di aver mantenuto i tassi di interesse su livelli troppo alti, troppo a lungo.
Come nelle previsioni, la Federal Reserve conferma il livello dei tassi di interesse in una forchetta fra il 5,25% e il 5,50%, ai massimi da oltre due decenni. È quanto ha deciso nell’ultimo meeting di luglio, terminato ieri. A questo punto, i riflettori sono tutti puntati su settembre, nell’ultima riunione prima delle elezioni americane, quando la stessa banca centrale Usa non esclude un possibile taglio.
Bocce ferme oggi sul fronte dei tassi d’interesse Usa che, stando alle stime degli analisti, saranno confermati nell’intervallo 5,25%-5,50%. Ma è sempre più vicino l’inizio del ciclo espansivo