Federal Reserve pagina 202
Mercato americano tonico dopo che il numero Ben Bernanke ha confermato tassi fermi e proseguimento di una politica monetaria accomodante. Adobe Systems in luce dopo che il produttore del software Photoshop ha comunicato vendite e utili a un valore migliore delle attese. Bene i bancari.
Cipro non rappresenta una minaccia per l’economia americana o per il sistema finanziario e non ci sono segni di una bolla sul mercato azionario, ha detto il chairman della Federal Reserve Ben Bernanke. La banca centrale Usa lascia i tassi invariati fra 0,0% e 0,25%, mantiene i programmi di stimolo ma taglia le stime Pil 2013 a 2,3-2,8%, disoccupazione a 7,3-7,5%. VIDEO: MA BEN HA DETTO CHE LASCERA’ LA FED?
Fermento fra i grandi fondi di investimento americani. Boom di prodotti finanziari per coprirsi dal rischio rialzo dei tassi. Secondo i dati Lipper. Quando la Fed cambierà rotta?
Titolo sottovalutato. Nonostante il calo della pubblicita’ del 20% in gennaio/febbraio e la concorrenza di Rai e aziende Usa, “confronti in termini di audience potrebbero essere meno penalizzanti a partire dalla seconda metà del 2013”.
Per tutta la giornata la Borsa americana è stata condizionata dalle notizie in arrivo da Cipro. E dalla riunione della Federal Reserve, che domani darà il suo responso in materia di tassi. Intanto, salgono più delle attese i cantieri edili.
A Cipro nessun risparmiatore straniero sano di mente continuera’ a conservare i suoi soldi in un sistema bancario che ha appena imposto un prelievo forzoso del 10% senza preavviso. Foto: strategist David Zervos
La metamorfosi del biglietto verde da moneta di finanziamento. L’effetto sui carry trade. Il rapporto con l’euro: la moneta unica ha riagguantato quota $1,30. Aumenti di volatilità anche di 50 punti in caso di rottura di due livelli cruciali.
Sono alcune delle stime contenute nel report mensile di una nota banca italiana. Dal mercato azionario alle materie prime, passando per le valute, ecco cosa aspettarsi da qui al prossimo mese.
“Danneggiano la ripresa economica, creano distorsioni sul mercato delle valute, rischiano di creare nuove bolle“, denuncia il professore americano. Ma non solo. Conducono a una stagnazione e ristagnano nelle casse delle banche. Quindi meglio dire basta. Prima che sia troppo tardi
Pensionati appesi al filo dei programmi sociali. Giovani indebitati da rette universitarie. Le famiglie non riescono più a risparmiare. Corsa Wall Street? E’ un bluff che alimenterà nuove bolle