Federal Reserve pagina 214
La Federal Reserve di Ben Bernanke lascia immutati al minimo storico i tassi Usa tra 0,0% e 0,25%, nessun cambiamento alla politica monetaria fino al 2014, nessun nuovo programma di stimolo, niente liquidita’ aggiuntiva con un QE3. Se ne parla a settembre. La palla passa oggi alla Bce, guidata da Mario Draghi. E se anche lui non fara’ nulla? La reazione a caldo di Wall Street: calo, ma non troppo. Dollaro in rialzo: 1,2227.
In gioco anche la credibilita’ della Banca Centrale: agendo troppo presto rischia di sprecare le cartucce a disposizione. Se il nuovo assalto non dovesse funzionare…
Potrebbe portare i tassi in una zona d’ombra da cui persino Bernanke si tiene lontano, una soglia un tempo considerata invalicabile. Gli ultimi dati sull’inflazione in Germania danno alla Bce piu’ spazio di manovra.
C’e’ un elemento positivo sfuggito a troppi investitori. L’espansione di questa attivita’, ormai in trend positivo da piu’ di un anno, dovrebbe convincere Ben Bernanke e soci a non ricorrere a nuove misure straordinarie.
Al via il meeting dell’elite dei potenti che vuole il controllo globale. Fuori dalle sale a porte chiuse, un numero record di manifestanti: in migliaia minacciano di compromettere la segretezza dell’evento. Massoni su tutte le furie.
Gli strategist svizzeri sono preoccupati per la Spagna e per la frenata della crescita in Cina. Obiettivi di prezzo su valutario e materie prime del team guidato da John Plassard, direttore di Louis Capital Markets.
Piu’ della crisi subprime, nel 2008. Alla lunga tenere artificialmente in vita l’economia alimentando debito con altro debito, non puo’ durare. Se le cose non vengono riportate alla normalita’, i mercati rischiano.
Meglio puntare su logiche di incentivo alla trasparenza. I problemi vengono dai mercati paralleli. Imporre la tassa unilateralmente, senza un accordo internazionale, rischia di aumentare le criticità di un sistema già volatile.
Almeno per ora, i livelli chiave si mantengono ad una distanza di sicurezza. La più interessante area di supporto è 1,3080. Come resistenza si guarda a 1,3230-1,3260. Oggi si saprà quale direzione …
Non ci si può non far contagiare dal migliore inizio d’anno dal 1994 per l’azionario globale. Gli esperti abbandonano l’outlook ribassista e ammettono l’errore di eccessivo pessimismo.