FMI pagina 51
Si scommette su formazione governo gia’ dalla prossima settimana. Ubi Banca tra i migliori titoli di giornata. Nikkei al record in quasi cinque anni. Dalla riunione G-20 ok a mosse Bank of Japan. Pericolo guerra valutaria?
L’irrigidimento fiscale (per evitare che debordino i conti pubblici) abbinato all’irrigidimento monetario (per timore che l’espansione monetaria generi bolle inflattive) chiude le valvole di sfogo alternative: assenti nell’area euro. L’opinione di Bimbo Alieno.
Parla in chiusura dei lavori dell’Fmi a Washington Ignazio Visco (nella foto), governatore della Banca d’Italia. “Come dice Draghi bisogna abbassare le tasse, necessario eliminare”, gli impedimenti alla crescita. Grilli: ripartire dall’agenda Monti.
Gli italiani ormai rinunciano a tutto, anche a chiedere prestiti, domanda mutui -42%. L’Italia è in pieno credit crunch, banche tengono ben chiusi i rubinetti del credito. E ci si rivolge così agli strozzini, che chiedono interessi fino al 240% annuo.
Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, in un discorso proferito al Bundestag. Sui mercati minore incertezza: “siamo sulla buona strada”.
E’ il modo migliore per sfruttare i movimenti dei mercati, con le uniche eccezioni dello yen e dell’oro. Il dollaro è tornato con forza a spolverare lo status di valuta rifugio, anche se su un orizzonte temporale di brevissimo periodo.
Il Fondo afferma che “le banche estere continuano a ridurre l’esposizione verso i titoli italiani e spagnoli, ma questo processo è notevolmente rallentato”. Istituti di credito strigliati: “eroghino prestiti” a Pmi.
Rapporto euro/dollaro: al momento ci troviamo sopra la media mobile a 21 periodi oraria. Importante monitorare i livelli che possono essere considerati buoni per pensare ad acquisti di moneta unica, tenendo conto che…
Quella che fino a questo momento è stato un recupero a due velocità, solida nei mercati emergenti e più debole in quelle avanzate, “sta diventando una ripresa a tre velocità, con i mercati emergenti ancora forti e una biforcazione tra Usa ed Eurozona”. Recessione prolungata in Italia: Pil -1,5% nel 2013, disoccupazione al 12,4% nel 2014.
Dal primo trimestre 2006 al terzo trimestre 2012 è cambiato poco, denunciano gli esperti. Nel paese la situazione politica incerta rischia di far balzare i rendimenti dei Btp, mettendo in difficoltà gli istituti.