Forex pagina 17
Mentre gli indici azionari dei Paesi emergenti hanno beneficiato della svolta dovish della Fed, sembra che le monete non abbiano reagito allo stimolo
La lira turca sta sperimentando un netto ribasso nei confronti del dollaro: il calo è al momento del 4,87% a 0,1739 dollari. E’ il tonfo maggiore mai registrato dalla crisi dello scorso agosto. Il crollo arriva mentre la banca centrale turca ha inaspettatamente rafforzato la sua posizione monetaria. La banca ha sospeso le operazioni di
Sale a gennaio l’indice PMI servizi della Gran Bretagna che tocca i 51,3 punti dai 49,9 attesi e dai 50,1 precedenti. Lo rende noto Ihs Markit.Dopo i dati, la sterlina ha un piccolo miglioramento e il cambio con il dollaro è balzato ad un massimo di 1,3190 da 1,3170.
Diversi fattori di nervosismo hanno ridotto status di bene rifugio di dollaro e yen: c’è un’altra valuta che è stata favorita da tensioni in Asia e in Usa.
Il recente rally della sterlina è stato solo un assaggio. Secondo Goldman Sachs, nel momento in cui i dettagli sulla Brexit saranno chiari, la valuta britannica si rafforzerà nei confronti di tutte le principali valute.Questo nonostante negli ultimi quattro giorni la moneta britannica abbia segnato un aumento del 2% contro il dollaro $ 1.33 sull’ipotesi
Nuove defezioni nel partito conservatore inglese. Mentre il premier Theresa May è volata a Bruxelles in un ultimo tentativo disperato di trovare un accordo con l’Unione europea, tre deputati conservatori sarebbero sul punto di dimettersi dal partito oggi e aderire ad nuovo gruppo indipendente. È quanto riporta Bloomberg, secondo cui i tre deputati in questione
Se il cambio yen-dollaro influisse sull’inflazione e l’economia, la Banca del Giappone potrebbe prendere in considerazione ulteriori stimoli monetari. A dirlo il governatore Haruhiko Kuroda parlando al Parlamento.Le opzioni in mano alla BoJ includono la riduzione dei rendimenti obbligazionari e l’aumento degli acquisti di asset.
La corona svedese ha perso circa l’1% sul dollaro nel trading di martedì, sulla scia dei dati relativi all’inflazione di gennaio (-1% su dicembre 2018 +2% sull’anno). Il rallentamento del livello dei prezzi è seguito al primo rialzo dei tassi in 7 anni, da parte della banca centrale nazionale. Un dollaro è valutato al momento
L’analisi del Chief Global Strategist di Intermonte SIM
Sul fronte valutario l’euro cade a terra: la moneta unica scambia a 1,1279 dollari alla chiusura dei mercati europei. Questo nonostante le notizie siano state tutto sommato positive per l’euro. La Germania ha comunicato una crescita zero del Pil, ma almeno è stata scongiurata la recessione. Inoltre le vendite al dettaglio Usa, disastrose, hanno indebolito