Forex pagina 87
L’appetibilità della materia prima vicina ai minimi storici, con le quotazioni al valore più basso in tre anni. Oggi recupero, ma per fare trading focus su valori chiave.
Euro/dollaro: l’area che comincia a 1.3140 e che si estende fino a 1.3165 (media a 21 oraria e punti di massimo precedenti) potrebbe essere considerata come resistenza. Altri valori su cui focalizzarsi.
Fondamentale è individuare punti tecnici sui quali potrebbero modificarsi gli equilibri tra compratori e venditori e su cui potrebbero partire tendenze in grado di offrirci dei ratio Rischio/Rendimento ottimali.
Prevista una grande volatilità. Le varie classi di asset dovranno prepararsi alla crisi di astinenza che si presenterà quando la Fed staccherà la spina al quantitative easing.
Rafforzamento del dollaro americano: con la Fed decisa a staccare la spina il quadro, per chi fa trading, è destinato a cambiare. Occhio ai supporti e resistenze dei principali rapporti di cambio.
E’ verosimile che il presidente della Fed farà cenno ad uno scenario di progressivo rientro dagli acquistidi asset, ma solo a fronte di miglioramenti decisi e costanti sul fronte occupazionale.
Le indiscrezioni sulle imminenti dichiarazioni di Ben Bernanke (Fed) innervosiscono gli operatori. I livelli dei rapporti di cambio chiave a cui guardare.
Euro/dollaro: le medie orarie risultano essere impostate a rialzo ed i prezzi continuano a muoversi sopra di esse (la 100, in ultima istanza, sta facendo da supporto dinamico).
La valuta dominante del mercato sara’ destinataria di nuovi flussi di liquidità non solo nel breve, ma anche in ottica di gestione di portafogli orientata al medio periodo.
Mercati in subbuglio: lo yen ha intrapreso la fase di apprezzamento, anche perchè, con il ritorno dell’avversione al rischio, gli investitori vogliono le valute rifugio.