Futures Usa pagina 24
Ancora una seduta positiva per la Borsa americana che beneficia delle speculazioni sul proseguimento della politica espansiva della Fed dopo un aprile grigio sotto il profilo macro. Vendite su Apple.
Nel frattempo, il Nasdaq 100 ha rotto la soglia dei 3.000 punti. Un livello visto per la prima volta nel novembre del 1999, un anno prima dello scoppio della bolla.
Seduta poco mossa per la Borsa Usa, dopo tre settimane di record. Voci sul floor dopo il dato migliore delle attese sui consumi di aprile lascia pensare ad una fine più vicina del QE. Ma Bernanke tace.
Euforia a New York, azionario America galvanizzato dal dato migliore delle attese sul lavoro. Disoccupazione giù al 7,5%, mai una percentuale così bassa dal 2008. Ma c’e’ l’altra faccia della medaglia. La borsa sale, “drogata” dalla liquidita’ Fed, Bernanke compra $85 miliardi di titoli al mese. E i senza lavoro reali sono al 23%.
Seduta tonica per la Borsa, che recupera le perdite della vigilia. Trimestrali positive e dati macro sopra le attese hanno aggiunto carburante ai rialzi dei listini innescato dalla decisione della Bce di tagliare i tassi d’interesse. Vola Facebook, dopo bilancio sopra le attese.
Prima seduta del mese con tutti gli indici negativi. Sotto le stime i nuovi posti di lavoro. Il settore manifatturiero arranca. Fari sulla Federal Reserve che ha confermato i tassi, sottolineando i limiti delle politiche fiscali restrittive in vigore da inizio anno.
Inizia col piede giusto la settimana dei mercati americani: l’indice raggiunge 1.594 punti. Gli analisti hanno ben accolto dati macro superiori alle stime, dalle spese al consumo ai compromessi su case esistenti. Sale l’euro contro il dollaro, che riacciuffa quota 1,31.
Poco sopra la parità il Dow Jones. Scendono invece il Nasdaq e lo S&P 500. Le vendite sono state alimentate dal Pil del primo trimestre, inferiore alle attese, e dal calo della fiducia dei consumatori a marzo. Debole il dollaro, in flessione il petrolio.
Ancora una seduta tonica per il mercato americano che ha beneficiato della diffusione dei dati sulle richieste dei sussidi, ai minimi da un mese e mezzo, e della pubblicazione di alcune trimestrali superiori alle stime. Vola l’oro.
Male gli ordini di beni durevoli, che segnano la flessione maggiore da sette mesi a questa parte. Recupea Apple nel finale sull’attesa di nuovi prodotti. In calo Procter&Gamble. Bene Ford. Trimestrali: per ora 73% societa’ ha battuto le attese.