G7 pagina 4
Crescita anemica. Abe disperato. Rialzo tassa consumi posticipato di almeno 18 mesi: una delle ragioni sono proprio le minacce di deflazione prolungata.
La frase proferita dal responsabile dello staff di Juncker. Che a sua volta accusa l’ex sindaco di Londra di avere una visione dell’Ue “non in linea con la realtà”. Immediata la risposta.
La sfida maggiore del summit aperto a Ise-Shima in Giappone è trovare un compromesso per attuare la tanto attesa ripresa dell’economia globale
La riunione è iniziata con il campanello d’allarme lanciato dal premier Shinzo Abe. Ma si è parlato anche di Brexit. Juncker contro Boris Johnson: sua visione dell’Ue non “è in linea con la realtà”.
È la prima volta e le ripercussioni potrebbero essere molto gravi. Giustificazione: “espansione sistemi anti missili americani non ci ha lasciato altra scelta”.
Così il premier nella sue e-news settimanale mentre era in viaggio per il G7 di Ise-Shima in Giappone.
Euro rimane sotto la soglia di $1,12. Titoli bancari venduti a Piazza Affari, hanno poi recuperato terreno. Ma molto penalizzata è stata anche Unicredit.
Scenario più negativo del governo vede Pil calare di anche il -6%. Giornali italiani fanno da megafono al premier inglese che parla di rischio di guerra.
Passa linea dei falchi. Banchieri e ministri Finanze non hanno trovato accordo per azione coordinata a sostegno di crescita mondiale e interventi di spesa pubblica.
I sette grandi del Pianeta non sono riusciti a dare una risposta nella riunione del G7.