Guerra valutaria pagina 18
In crescita del 15% alla nuova quota record negativa a fine aprile 2012 le sofferenze lorde, e’ quanto emerge dal Bollettino di giugno dell’Abi. In aumento il rapporto sofferenze lorde/prestiti al 5,50%.
Lo assicura l’ad Ghizzoni: “Dubito che a qualcuno in questa fase venga in mente di creare una banca ancora piĂą grande”. Della sua riconferma non ha discusso con i soci. Intanto il gruppo rischia di fare i conti con un downgrade del rating da parte di Moody’s.
Lo riferisce il Rapporto dell’Abi (Associazione bancaria italiana). In diminuzione, ma in modo molto contenuto, i tassi praticati sulle nuove operazioni alle imprese ed alle famiglie.
Se le autoritĂ europee imporranno le svalutazioni sui titoli di debito detenuti in portafoglio, le banche dovranno necessariamente aumentare i livelli dei loro capitali. E tra quelle che soffriranno c’è Unicredit.
L’avvertimento arrivato dall’International Accounting Standards Board. La commissione ha criticato il modo con cui istituti bancari e assicurazioni hanno effettuato svalutazioni sui titoli di debito del paese ellenico detenuti in portafoglio. E ora? Salta il nome di BNP Paribas
La svalutazione dei bond greci nei portafogli avrĂ ripercussioni. Tuttavia il taglio pari al 21% avrebbe dovuto essere molto piu’ pesante, per gli istituti. Le cifre del coinvolgimento dei privati nel salvataggio di Atene.
Ue a due velocitĂ , con i paesi deboli del mediterraneo che potrebbero svalutare, rispetto a quelli forti del settentrione: su debito e Pil i tedeschi tentati dalla doppia valuta. «Aiutare i greci non serve a nessuno», scrivono Der Spiegel e Frankfurter Allgemeine. Perche’ ridursi a pagare all’infinito i conti in rosso delle nazioni indebitate?
Continua ad approfondirsi il baratro di crediti “inesigibili” in pancia al sistema bancario italiano. E se i bilanci degli istituti fossero trasparenti, si scoprirebbe un livello di tossicita’ anche superiore.
Lo scrive Jeremy Warner, tra gli opinionisti piĂą illustri del mondo della finanza. Stime: un crollo sistemico che si tradurrebbe prima in svalutazioni e poi in nuovi aumenti di capitale per le banche. E se l’opzione fosse un “soft default”?
Secondo l’Abi, 7 miliardi in piu’ rispetto a fine 2010 e 25 miliardi in piu’ rispetto a gennaio 2010 (+41,7%). Il sistema e’ solido come ci dicono o affonda? E vogliamo parlare di stress test in modo onesto?