Guerra valutaria pagina 5
Il Presidente Usa Donald Trump torna ad attaccare la Cina descritta come “campione nella manipolazione dei cambi”. Le dichiarazioni sono state fatte durante un’intervista alla Reuters, in cui Trump ha specificato che, se volesse, la Cina potrebbe risolvere facilmente le tensioni con la Corea del Nord.Immediata la risposta cinese. Che tramite il ministro degli esteri
Le attività commerciali mondiali stanno crescendo a ritmi ridotti e visti gli ultimi sviluppi nei rapporti di forza in Europa e il possibile ritorno al protezionismo negli Stati Uniti, la tendenza è sempre piu’ per una fase calante. Per la terza volta dal 2000 la crescita del commercio globale è stata inferiore al 2%. In
Partita completamente riaperta dopo il rimescolamento delle carte in gioco: Trump ha tirato fuori l’arma “nucleare” definitiva: il protezionismo.
Nuovo attacco contro Mario Draghi. Dopo le critiche dell’amministrazione Trump sull'”euro esageratamente sottovalutato” il ministro dĂ la colpa di tutto al banchiere italiano.
Dubbi sul futuro del dollaro: peggior inizio anno dai tempi di Reagan e della sua lotta contro l’import giapponese.
Peter Navarro, l’economista scelto da Trump come consigliere al commercio ha attaccato duramente la Germania e l’euro in un’intervista al Ft
La banca guidata da Jean Pierre Mustier aumenta le svalutazioni di un altro miliardo rispetto alle attese e chiude il 2016 con una perdita di 11,8 miliardi di euro.
Le forze militari dicono di essere pronte alla guerra (vera, non solo commerciale) con gli Usa. Tensioni su Corea del Nord, Taiwan e dazi doganali.
Chi si aspetta che il dollaro non sia piĂą la valuta di riferimento mondiale all’improvviso si sbaglia. Dagli anni 2000 via a lento declino della valuta Usa.
Reflazione? Una favola. Mercato finora ha dato fiducia al neo-Presidente, ma un’implementazione blanda del suo programma potrebbe deludere gli investitori.