Hedge Fund pagina 31
Il governo e la banca centrale le hanno provate tutte, immettendo liquidita’ nel sistema monetario e tagliando il costo del denaro allo zero. Un disastro per gli hedge fund stranieri e i gruppi di export svizzeri. Ma anche per mete turistiche francesi: le finanze di Saint-Etienne e Saint-Tropez a rischio collasso.
Protagonista l’istrionico e inaffidabile Jim Cramer, fondatore di TheStreet.com e anchor di una delle trasmissioni piu’ insulse del network Cnbc Usa, “Mad Money”. In una litigata in diretta un collega ha urlato a Cramer: “Tu sei quello che nel 2008 consigliasti di comprare Bear Stearns!”. GUARDA VIDEO
Era da luglio 2009 che i manager di fondi speculativi non facevano tante puntate su un calo delle azioni. Il congelamento della ripresa e la crisi del debito sovrano ha innescato in borsa la serie negativa peggiore in tre anni. Sono trader con un’ottica di breve che si preparano a un eventuale capitolazione dei mercati.
In rialzo i principali listini della regione. Gli investitori pesano le aspettative di una crescita economica a rilento e ritornano a guardare con interesse verso l’azionario. Sydney (+2,64%), Nikkei (+1,37% in chiusura), Hong Kong (+2,87%). Commodoties stabili. Apprezzamento dell’euro sul dollaro, a $1,4325.
Cronaca di un sell off che era stato giĂ annunciato l’anno scorso. Ma ora un grafico pubblicato dal Financial Times e visibile all’interno dell’articolo mette in luce un’altra dura veritĂ da digerire: quella secondo cui l’attacco all’Italia vive un momento di pausa, e che oltre agli hedge funds, si aggiungeranno altri venditori netti.
L’investitore miliardario ungherese si prepara a qualche “Cigno Nero” in arrivo? Attenzione, parliamo di oltre $19 miliardi che il Quantum tiene in liquidita’, dopo perdite serie in borsa.
Si intensificano i timori sulla crisi del debito in Europa. L’accordo sulla Grecia pare lontano. La moneta elvetica si conferma sempre piĂą come bene rifugio. “In un contesto come quello attuale si punta dove i bilanci sono in ordine”. E ora la paritĂ con l’euro non e’ piu’ poi cosi’ lontana.
Ma quali timori che non si raggiunga l’intesa entro il 2 agosto. Note allarmanti di Moody’s e S&P? Ma per favore. Sono tutti giochi politici. I big della Manhattan che conta snobbano il problema, tanto sanno che alla fine l’accordo ci sara’ e il tetto sul debito verra’ alzato.
All’asta di 5 miliardi di euro di bond emessi dal Tesoro italiano, di fronte al flop di un’impennata di 100 punti base del rendimento, che equivale ad almeno 16 miliardi in piu’ da pagare di interessi su base annua, il sistema bancario e i siti dei poteri forti hanno calcato la mano sul fatto che il “bid to cover” (cioe’ la forza della domanda rispetto all’ammontare in offerta) e’ andato “molto bene”. Non credeteci.
La quarta maggiore forza Ue ha un buco di 1.905 miliardi, il 120% del Pil. Che sara’ sempre piu’ difficile finanziare, visto l’aumento progressivo record dei tassi di interesse. Oltre il 5,5%-5,7% Roma fara’ fatica a rifinanziarsi. Uno scenario che comincia a ricordare i primi sintomi della Grecia. Peggio: la Bce anziche’ abbassare i tassi li ha alzati e li alzera’ ancora. Una mazzata per i creditori e un circolo vizioso da cui non sembra esserci via d’uscita (GUARDA LA COMPOSIZIONE DEL DEBITO).