IRPEF pagina 6
Aliquota unica del 20% sui redditi più bassi è la novità che ci attende il prossimo anno con la legge di bilancio 2020 secondo quanto afferma il premier Giuseppe Conte.Come riportano La Repubblica e La Stampa, il governo sta lavorando ad un nuovo schema, che unirebbe le attuali aliquote del 23% e del 27% in
E’ assolutamente necessario tagliare le tasse ai lavoratori dipendenti e ai pensionati l’ipotesi circolata in questi giorni di una riforma dell’Irpef con tre aliquote produrrebbe, rispetto all’attuale sistema, una minima riduzione delle tasse ai lavoratori dipendenti.Così il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti commentando uno studio del sindacato sugli effetti sui redditi dei lavoratori dipendenti
Il governo lavorerà alla riforma dell’Irpef, per la quale occorre “una gestione oculata” del bilancio. Così il ministro dell’economia Giovanni Tria intervenendo nel corso dell’assemblea Abi.Il titolare del dicastero di via XX Settembre ha anche parlato dello spread affermando che il significativo ridimensionamento testimonia la fiducia nella sostenibilità a lungo termine del debito. “Non posso
La flat tax sarà opzionale nel senso che i contribuenti potranno scegliere se aderire alla tassa piatta oppure tenersi l’Irpef attuale con i suoi sconti.
Secondo l’Ufficio parlamentare di bilancio, con oltre 9 miliardi di valore il bonus 80 euro di Renzi è considerata la regina delle “spese fiscali”.
Togliere un punto all’aliquota Irpef più bassa costa oltre 4 miliardi allo Stato, ma a livello individuale non regala che pochi spiccioli al mese
Meglio una riduzione del carico fiscale sulle imprese che una diminuzione generalizzata. Il taglio delle tasse alle imprese costerebbe meno rispetto al taglio dell’Irpef. Così Calenda all’assemblea di Confesercenti
Sono quasi due milioni i contribuenti che hanno dovuto restituire integralmente o in parte il bonus.
Lo annuncia il ministro, ospite di Porta a Porta. Promessa Renzi disattesa, ecco quanto bisognerà aspettare. Ho convinto io Renzi a far scendere il deficit. Aumento debito sarebbe grave per “costi reputazionali”.
Dalle dichiarazioni dei redditi relative al 2015 risultano in aumento le entrate medie degli italiani: crescono del 2,2%, infatti, i redditi delle persone fisiche, mentre del 4,1% quelli delle società di capitali. All’interno del dato medio sottostanno, tuttavia, anche i cali pronunciati nei redditi dei lavoratori autonomi e partite Iva (-10%), mentre nel caso dei pensionati,