ISIS pagina 18
Si chiamerebbe Samy, nato a Parigi nel 1987. A riferirlo l’emittente televisiva Bfmtv
Grande organizzazione e affari stretti anche con i nemici. I militanti del gruppo jihadista guadagnano circa $1,5 milioni al giorno.
La Francia assicura che non ci sono state vittime tra i civili. Ma perché attaccare ora, se la roccaforte dello Stato Islamico era un sito strategico già da tempo?
Alle barbarie dei terroristi non si risponde con le barbarie degli Stati. Non si può rinunciare a nostri diritti e libertà. Altrimenti la battaglia è persa.
E’ l’11 settembre della Francia e dell’Europa intera. Simpatizzanti Stato Islamico: ora dopo Parigi “tocca a Roma, Londra, Washington”.
Lunedí con il fiato sospeso in Borsa e sul Forex. La storia insegna che c’è da aspettarsi spinte ribassiste. Ma per quanto tempo e quale intensità?
L’attacco dei due kamikaze nel quartiere Bori al-Barajneh aveva come obiettivo Hezbollah, alleato di Assad in Siria.
Russia accusa autorità britanniche di aver sospeso i voli diretti in Egitto con l’obiettivo di mettere pressioni sul Cremlino perché cambi politica in Siria.
È quanto sembra suggerire la giustificazione della compagnia aerea, secondo cui il velivolo si è disintegrato nel Sinai per via di un “impatto meccanico” non di un guasto. Forse una bomba.
Si tratta del gruppo salafita Ahrar–Sham composto da militanti anti Assad. Rumor su 4 missili cruise russi abbattutisi in Iran.