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Dopo la contrazione di marzo, nuovo segno meno per la produzione industriale. Gli analisti si aspettavano una crescita zero. Crolla produzione auto.
Nuovo brutto colpo per l’economia italiana. Secondo l‘Istat, nel mese di aprile la produzione industriale ha segnato un calo dello 0,7% mensile contro le attese di una crescita zero. Si tratta di una nuova frenata dopo il -1%% del mese di marzo (rivisto da -0,9%). Su base annuale si è registrato un calo dell’1,5% contro
Segnali di debolezza per l’economia italiana per l’indicatore anticipatore del Pil che, nel mese di maggio, ha segnato un’ulteriore diminuzione, seppure di minore entità, rispetto al mese precedente, suggerendo la persistenza di uno scenario di moderazione dei livelli di attività economica. Lo rileva l’Istat, ricordando che l’indice del clima di fiducia dei consumatori è tornato ad aumentare
Secondo la stima preliminare, nel primo trimestre 2019, il Pil italiano ha interrotto la fase di lieve flessione che aveva caratterizzato la seconda parte del 2018, registrando un aumento congiunturale pari a 0,2%. Lo rivela l’Istat nella sua nota mensile sull’andamento dell’economia italiana.A marzo, anche il mercato del lavoro ha mostrato segnali di ripresa, segnando
Nonostante il calo, Italia prima tra i grandi paesi europei. Si tratta dell’8,4% della popolazione contro il 10,1% del 2017, il dato migliore dopo il 2010.
Dopo il dato positivo sulla produzione industriale, segnali di miglioramento dall’economia italiana arrivano oggi con il dato sul fatturato dell’industria di febbraio.Secondo i numeri diffusi oggi dall’Istat i ricavi registrano un nuovo, seppure “modesto” aumento mensile (+0,3% ) grazie al mercato interno (+0,8%). Su base annua il fatturato totale sale dell’1,3% (dato corretto per gli effetti
Statistico, sociologo ed economista, nella carica di presidente dell’Istat contribuì ad organizzare e a rendere efficienti i servizi statistici italiani.
Nella sua nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, l’Istat vede una possibile uscita dal tunnel per l’economia del nostro Paese
In aumento dello 0,4% la produttività del lavoro in Italia tra il 2000 e il 2016 secondo quanto rende noto l’Istat. Un dato ancora ben al di sotto del 15% della Francia, del Regno Unito e della Spagna e del 18,3% della Germania.E’ la prima volta dal 2013 che tale dinamica risulta in linea con
Cresce l’occupazione nel 2018 per il quinto anno consecutivo, coinvolgendo anche i giovani di 15-34 anni. Lo afferma l’Istat nel suo report sul mercato del lavoro in Italia secondo cui nel corso dell’anno il quadro occupazionale ha mostrato un lieve peggioramento.Nel dettaglio nel quarto trimestre 2018 si osserva una diminuzione dell’occupazione rispetto al trimestre precedente,