ISTAT pagina 60
Calo dello 0,8% dall’anno prima. Quest’anno si spera nell’effetto del QE. S&P: continua a deludere crescita Italia.
Moderato miglioramento spesa. Ma “fiducia imprese e consumatori non trova riscontro nei volumi produttivi”. Incertezza soprattuto nel manifatturiero.
Resi noti anche i numeri sull’occupazione in Eurozona, che hanno indicato un lieve miglioramento.
E l’Istat rende noto che la fiducia delle imprese italiane è al massimo dal luglio del 2008.
In netto calo fatturato e ordinativi. Flessioni preventivabili visti gli ultimi dati congiunturali. In controtendenza comparto auto.
E i tempi sono lunghissimi, anche in crescita: ben 38,3 mesi, ovvero più di tre anni.
I prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% mese su mese. Su anno +0,1%. Esclusi cibo ed energia, il rialzo è dello 0,6%
È la prova che a gennaio l’Italia è ancora in recessione. Qualche nota positiva: boom output di auto. Nelle banche crescono i depositi.
Contrazione dell’1,1%. Sul mercato interno la flessione mensile è ancora più accentuata. Confermate tendenze deflazionistiche in Europa.
Nel 2013, il 33,7% del consumo interno lordo di energia elettrica proveniva dalle fonti pulite, in aumento del 6,8 annuale.