ISTAT pagina 64
Spesa media mensile scende del 2,5% a 2.359 euro, sotto i livelli del 2004. Il tutto a fronte di un’inflazione all’1,2%.
Le famiglie italiane non acquistano nonostante valori convenienti. Nel primo trimestre -0,7% il valore delle abitazioni. In 4 anni tonfo -10,4%.
Almeno stando alle vendite al dettaglio, che sono aumentate del 2,6% su base tendenziale. Occhio però che un aiuto è arrivato dalle festività pasquali cadute in aprile.
Nel 2013 in recupero rispetto a variazione tra 2012 e 2011 (-25,7%), ma sempre in diminuzione se confrontate allo stesso trimestre dell’anno prima (-8,1%).
Crollo (-6,8%) per settore alimentare. Confesercenti: rischi deflazione. In 4 mesi chiusi oltre 20.000 negozi, 166 al giorno.
Media e analisti sottovalutano il dato sul Pil comunicato dall’Istat. L’Italia non riesce ad agganciare la ripresa vista altrove.
Previsioni Istat. Pil +0,6%. Gli 80 euro in piĂą in busta paga decisi dal governo Renzi: una “minima spinta” per i consumi.
Una celebrazione tristissima. Il tasso tra i giovani (15-24enni) è pari al 42,7%, in aumento di 3,1 punti percentuali su base annua.
Quasi 5 milioni di volontari. Le organizzazioni attive sono 301.191, secondo l’Istat, il 28% in piĂą negli ultimi 10 anni.
Il 42% sono da fame. Pensioni d’oro per 11mila. Reddito medio 16.314 euro a testa.