Italicum pagina 7
Sono quattro le opzioni principali per la scelta del nuovo traghettatore, il primo ministro di un governo di transizione che servirà soprattutto a cambiare la legge elettorale, assicurarsi che la legge di Stabilità passi lo scoglio del Senato, e forse andare al voto anticipato nel 2017, un anno prima del termine naturale della legislatura.Il capo
L’ipotesi che prende più corpo è un ritorno al proporzionale con un solo turno, e con un sistema uninominale, simile alla legge in vigore durante per la prima Repubblica per il Senato.
Cosa significano Renxit e crisi delle banche per i mercati e cosa c’è da aspettarsi sul futuro politico ed economico della terza potenza dell’area euro.
Alla fine dei conti la vittoria del No al referendum costituzionale e le successive dimissioni di Matteo Renzi da primo ministro potrebbero essere un bene per l’Italia e per i mercati finanziari. Se il governo fosse uscito vincitore dal voto popolare, paradossalmente sarebbero salite le chance di vittoria del MoVimento 5 Stelle alle prossime elezioni
Se Renzi lascia, senza continuità di governo rischia di saltare l’aumento di capitale di Mps, contagiando UniCredit, l’unica banca sistemica italiana.
Si decide futuro politico e del settore bancario. La sensazione è che ne usciremo ancora una volta con un governo debole o che non rappresenta volere cittadini.
Il premier: in Parlamento non vogliono passare da 950 poltrone a 630. Si sente lo stridore delle unghie sul vetro”. Leader Forza Italia: Se vince il NO “È indispensabile sedersi al tavolo per fare una nuova riforma e una nuova legge elettorale”.
Intervista a tutto campo al conduttore tv su referendum costituzionale, Rai, colleghi e futuri scenari politici: “Se torna il proporzionale mi sparo”.
Il premier, onnipresente in comizi e in tv, non ha intenzione di guidare un governo tecnico o di scopo che traghetti il paese alle elezioni anticipate del 2017.
Tensione per il differenziale tra Btp e Bund. Parisi (centro destra): se vincono i No si cambi l’Italicum poi alle urne. Leggi i due testi a confronto: prima e dopo la riforma costituzionale.