Italicum pagina 8
Hanno partecipato il vice segretario Lorenzo Guerini, il presidente Matteo Orfini, il capigruppo alla Camera Ettore Rosato e Gianni Cuperlo della minoranza
Intanto al Quirinale il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha incontrato il capo dello Stato Sergio Mattarella
Un lettore ci ha dato uno spunto interessante per un’analisi del prima e del dopo il voto sulla riforma costituzionale italiana del 4 dicembre. La persona ci chiede come mai i mercati finanziari, che si sono esposti apertamente a favore del si al referendum, non stanno colpendo a suon di speculazioni al ribasso la Borsa di
Capo Quirinale lavora a un piano segreto nel caso di sconfitta del governo il 4 dicembre: Renzi-bis pro-tempore, riforma elettorale e poi al voto.
Il leader della minoranza sui cambiamenti all’Italicum: “Facciamolo prima del referendum sulla riforma costituzionale altrimenti voterò no e poi mi dimetterò da deputato”.
La direzione PD approva la relazione di Renzi ma la minoranza non vota
Gli analisti sottolineano che il paradosso è che se vincono i No il M5S avrebbe scarse possibilità di vincere le elezioni, perché governo di transizione cambierebbe l’Italicum.
Convocata per stasera la direzione nazionale del partito. Imminente rottura insanabile, lacerazione che non può essere più rimandata. Il premier: “Italia smetta di essere patria delle divisioni”.
Il quotidiano della City cambia idea sulla riforma e afferma che una vittoria del NO al referendum non destabilizzerebbe l’Italia.
Se il governo perde (come è molto probabile), si aprirebbe crisi politica e differenziale tra Btp e Bund si amplierebbe del 15% oltre quota…