Legge di Bilancio pagina 57
La Federal Reserve appare sempre più spaccata a metà. A fronte di chi ritiene che questo sia il momento giusto di continuare ad alzare i tassi, ci sono altri che non avvertono l’esigenza di muoversi in fretta. E’ sicuramente il caso di James Bullard, presidente della Fed di St. Louis che, in un discorso presso
Il governo guidato da Paolo Gentiloni insieme al ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan punta ad un’operazione da dividere in due tempi nel cantiere del Def.
Per scongiurare la procedura di infrazione Ue, promessi tagli alla spesa pubblica e nuova austerity per aumentare entrate fiscali. No ad aumento Iva.
Padoan “troppo succube” di Bruxelles. Con procedura di infrazione Btp terrebbero. Se invece si va al voto, sarebbero guai. “Germania vuole disgregazione” Europa.
La Commissione Ue vuole chiarezza dall’Italia e ottenere dal governo un impegno preciso sul budget. Lo ha detto Valdis Dombrovskis, responsabile della Stabilità Finanziaria per l’Unione Europea, che ha spiegato come ci si aspetta che le misure di bilancio del governo dell’Italia vengano illustrate nel dettaglio.
Commissione chiede misure una tantum che hanno il sapore di patrimoniali sui beni immobiliari o finanziari. Verso altre tasse per 23 miliardi di euro.
Al cuore del dibattito del bilaterale l’immigrazione ma anche lo scandalo dieselgate di Fca e la gestione della crisi delle banche italiane.
Le previsioni di Steen Jacobsen, capoeconomista della banca, noto per aver anticipato in tempi non sospetti sia la Brexit, sia l’espansione a macchia d’olio del fenomeno del populismo.
Le indiscrezioni di stampa che negli scorsi giorni avevano parlato di una lettera recapitata da Bruxelles contenente le correzioni da apportare alla legge di Bilancio sono state confermate da fonti ufficiali. “Confermo che è stata inviata la lettera come parte del dialogo che sta continuando con le autorità italiane”, ha detto il portavoce della Commissione,
Occhio al balzo del dollaro. Potrebbe secondo il guru di Wall Street rendere più costose le esportazioni e aumentare il rischio di protezionismo.