Liquidità pagina 15

Banche e bond italiani in difficoltà dopo downgrade Dbrs

Costo del denaro cresce e titoli settore bancario calano dopo che agenzia di rating ha tolto A all’Italia: timori per riforme, debolezza banche ed economia.

Borse: per Fugnoli la corsa non è finita

“La trumpificazione sarà lenta e sarà completata solo nel 2018”. Intanto azioni sono ancora da preferire ai bond, anche se con prudenza. Occhio a parità euro dollaro.

Euro sotto la parità sul dollaro. Ecco quando e come

“Il trader privato dovrebbe concentrare la propria attenzione su questi punti per riconoscere una fase di trend nascente”.

MPS: fuga depositi da 20 miliardi. Per Bce solo 29 giorni liquidità sotto stress

“Una emorragia di due miliardi” dal 4 dicembre 2016, data del referendum costituzionale.

Mps: ancora rally in Borsa. Titolo oltre +5%, terzo giorno conversione bond subordinati

Ancora forti acquisti sul titolo Mps dopo il balzo +17% della vigilia. Le quotazioni della banca senese volano nei primi minuti della seduta di Piazza Affari fino a +7,6%, per poi rallentare il passo e rimanere solide con un rally +5,5%, a 21,3 euro. E’ il terzo giorno di conversione dei bond subordinati in azioni.

Bce, rumor su nuovo ombrello in soccorso dei bond

Dopo l’Omt e il QE arriva il “lend out”. Draghi vuole aiutare le banche rimettendo sul mercato alcuni dei tanti titoli di Stato comprati.

Bce: liquidità bancaria in eccesso al massimo storico

Ha raggiunto il suo massimo storico a 1146 miliardi di euro, di cui 459 miliardi sono costituiti da depositi overnight che le banche detengono presso la Bce,

Banche europee siedono su un trilione di liquidità inutilizzata

Complice la carenza delle spese negli investimenti e al consumo, la politica monetaria espansiva della Bce si sta rivelando inefficace.

Brexit, per i fondi immobiliari è peggio della crisi del 2008

La fuga è stata generalizzata e solo ora i fondi principali che operano in Uk si sentono di nuovo in grado di garantire la protezione degli investitori.

Portafogli: liquidità ai massimi da 11 Settembre 2001

Tanti i fattori di rischio che fanno paura ai gestori: crisi Eurozona, scoppio bolla obbligazionaria, inflazione in Usa e vittoria di Trump alle elezioni di novembre.