Stanno meglio di Fini e Di Pietro, che non siedono nemmeno sugli scranni parlamentari, ma la poltrona mancata pesa per i falchi del PdL Brunetta e Santanché. Consolati con un sottosegretariato “di spessore”? “Fuori” anche Riccardo Nencini, leader Socialisti, che pensava suo il ministero dell’Ambiente.
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Mara Carfagna
Biografia di Mara Carfagna
All’anagrafe Maria Rosaria Carfagna, conosciuta come Mara, è nata il 18 dicembre 1975 a Salerno da Salvatore Carfagna, docente di italiano e storia (futuro militante di Forza Italia), e Angela Bianculli. Prima di intraprendere la carriera politica, Mara Carfagna ha lavorato nel mondo dello spettacolo agli inizi come modella (ha partecipato nel 1997 a Miss Italia, dove si è classificata sesta e ha conseguito il titolo di Miss Cinema) e poi come conduttrice televisiva in alcuni programmi delle reti Mediaset e Rai tra il 1997 e il 2006, tra cui: “Domenica In”, “La domenica del villaggio”, “Piazza Grande” e “Fiordaliso”. Nel 2001 Carfagna si è laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno. Il 25 giugno 2011 ha sposato il costruttore romano Marco Mezzaroma, nipote di Roberto e Pietro Mezzaroma (padre di Massimo) e fratello di Cristina, moglie di Claudio Lotito. Dopo circa un anno di matrimonio i due si sono separati. Nel 2013 ha intrapreso una relazione con Alessandro Ruben, ex deputato di Futuro e Libertà, da cui ha avuto una figlia.
Carriera politica di Mara Carfagna
Nel 2004 ha mosso i primi passi in politica come coordinatrice del movimento femminiln interno di Forza Italia in Campania. Deputata dal 2006 per il Popolo della Libertà e Forza Italia, Nell’ottobre 2007 è stata nominata Coordinatrice Nazionale di Azzurro Donna. Alle elezioni politiche del 2006 è stata candidata alla Camera dei deputati, ed eletta ad appena 30 anni, nella circoscrizione Campania 2 tra le liste di Forza Italia, ricoprendo nella XV legislatura l’incarico di Segretario della 1ª Commissione Affari Costituzionali della Camera. Da maggio 2008 a novembre 2011 ha ricoperto l’incarico di ministro per le Pari Opportunità nel governo Berlusconi IV. Come Ministra delle Pari Opportunità, nel marzo 2009 ha sottoscritto la campagna ONU “Say NO to violence against women”, lanciata da UNIFEM per sostenere il segretario generale nel conseguimento dell’obiettivo dell’eradicazione della violenza contro le donne entro il 2015 e a marzo 2010 è intervenuta alla 54ª sessione della Commissione sulla Condizione Femminile. Nel 2010 Carfagna è stata eletta al Consiglio regionale della Campania e dal giugno 2016 al novembre 2020 è stata consigliere comunale a Napoli. Dal 20 dicembre 2019 è stata a capo di “Voce Libera”, associazione interna a Forza Italia. Dal febbraio 2021 ha ricoperto la carica di ministro per il Sud e la coesione territoriale nel governo Draghi.
Il 26 luglio 2022, dopo la decisione del gruppo parlamentare del Senato di Forza Italia di non votare la fiducia all’esecutivo guidato da Draghi, Carfagna ha deciso di lasciare ufficialmente il partito dopo quasi 20 anni di militanza politica. Qualche settimana più tardi l’annuncio dell’ingresso in Azione di Carlo Calenda, con l’ex collega di partito Mariastella Gelmini.
Informazioni su Mara Carfagna
- Ruoli:
- 2008-2011: Ministra per le pari opportunità
- 2019: coordinatrice di Forza Italia
- 2018-2021: vicepresidente della Camera dei deputati
- 2006-oggi: deputata della Repubblica Italiana
- 2021-oggi: Ministra per il sud e la coesione territoriale
- Partito politico: Attualmente nel Gruppo Misto e candidata nelle liste di Azione alle prossime elezioni del 25 settembre.
- Titolo di studio: laurea in Giurisprudenza
- Professione: valletta televisiva
- Social:
- https://www.facebook.com/CarfagnaMara
- https://twitter.com/mara_carfagna
- https://www.instagram.com/maracarfagna/
- Anno di nascita: 1975
- Patrimonio: 139.833 euro
L’onorevole dà una lezione morale – guarda VIDEO – alla consigliera regionale della Lombardia e tiene a precisare che la sua esperienza politica si è basata su tutti altri criteri, tra cui dedizione e spirito di abnegazione.
Tre aliquote Irpef – al 20, 30 e 40% – innalzamento dell’Iva di un punto per le aliquote più alte (10 e 20%) e abolizione dell’Irap dal 2014: le novità contenute nella bozza di riforma fiscale allo studio del governo, secondo l’ANSA. Ancora lotta feroce nel PDL, dopo le dichiarazioni dell’utile idiota Crosetto. Prevista anche la soppressione dell’Ice. Romani: ‘Giovedì decisione sulla manovra nel Cdm’.
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Il sito di Roberto D’Agostino canale privilegiato per seminare le “veline” del faccendiere. Altri media: il Giornale, Libero, la Rai (Masi dg di facciata). Tutti gli organi di Stato nella rete dell’ex piduista: Palazzo Chigi, Opus Dei, Eni, ministri, Ferrovie e i Servizi segreti. Indagato anche l’ad di FS Mauro Moretti.
Il faccendiere agli arresti per la P4, arrivato da poco al tribunale di Napoli, stava trattando l’acquisto di varie testate periodiche della RCS in perdita, tra cui Astra, Il Mondo, Max, Novella 2000, Ok e Visto. E’ legato anche a Santanche’ e Dell’Utri. Parecchi business con Eni e Poste Italiane.
Prebende per Responsabili ed ex Fli. Quasi tutti traditori: erano all’opposizione e ora sono ora nella squadra dell’Innominabile. Che dice: «Le nomine? Logiche. E presto ne faremo altre».
In questa pagina tutti gli articoli e news che da settimane WSI e’ costretto a pubblicare, per dovere di cronaca, sullo scandalo che coinvolge il presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi. E’ una crisi politica grave purtroppo infestata da materiale a luci rosse, ma questo e’ lo stato della Repubblica Italiana.
Fli: “No fiducia il 14 dicembre”. Pdl e Lega sconfitti su due emendamenti – uno presentato dalla maggioranza – relativi all’assegnazione di un posto al Parlamento Ue. Futuro e libertà determinante. Il seggio è andato all’Udc.
Silvio atto II: rischio speculazione su titoli di stato. E Bossi chiede scusa ai romani su caso SPQR
Nel suo intervento al Senato, il premier è tornato a parlare di giustizia. Assente oggi Tremonti. Il presidente del Consiglio scuro in volto: “Abbiamo il dovere di continuare a governare”. E dice quel che non e’ vero: “La maggioranza è forte”. Bossi: “Al primo sbaglio, si vota”.
I sospetti del premier: il presidente della Camera ha deciso di fare la fronda al ddl intercettazioni solo per ingraziarsi alcune procure. Gioco di squadra con il Quirinale? “Commissariato” il PdL con un conclave a Villa Certosa o al castello di Tor Crescenza in pieno agosto (Silvio sarebbe tentato di trasferirsi li’ armi e bagagli, non solo d’estate).