Mario Draghi pagina 159
In fase calante tassi periferia, Bce fara’ marcia indietro. King della Banca d’Inghilterra (foto) manterra’ lo status quo sui tassi, citando la proroga della stretta fiscale. In UK altri cinque anni di austerita’.
Il presidente del Consiglio solo 29esimo nella lista della prestigiosa rivista. Che lo definisce comunque l’uomo che “ha salvato l’Italia dal default”. Presidente Bce entro i primi 10 posti. La palma d’oro ad Obama.
Ftse Mib peggiora nel finale, -0,50%. Il ministro delle finanze tedesche ha avvertito che un eventuale default della Grecia avrebbe un impatto devastante sull’intera Eurozona. Spread in distensione sotto 320. Euro sopra $1,30.
Ora “non siamo ancora fuori dalla crisi”. Necessario ridurre le rigiditĂ del mercato del lavoro in Italia e Francia. L’Europa ha inoltre bisogno di fare passi in avanti per dare vita all’Unione bancaria. Sempre pronti a intervenire.
Il settore accelera del 3-4% a Piazza Affari: nuova dimostrazione di quanto i mercati siano distaccati dalla realta’. In un mese depositi -26,4 miliardi a quota 1.441 miliardi. I gruppi fanno fatica a finanziarsi e il governo non centrera’ gli obiettivi di bilancio.
Stephan Werhahn, lo sfidante euroscettico di Merkel alle prossime elezioni, contesta Esm e piano Draghi di acquisto di debito dei paesi in difficolta’. Violato Trattato fondatore Ue. Per la Germania meglio tornare al marco.
In settimana atteso voto del parlamento tedesco su accordi su Grecia. Euro prossimo ad 1,29. Rendimenti decennali in rialzo al 4,74% in attesa della nuova asta di titoli di stato italiani.
Per la prima volta in oltre un anno il Tesoro svizzero ha dovuto sborsare interessi per collocare titoli pubblici in asta. Negli ultimi mesi i rendimenti erano rimasti sempre negativi.
Toccata quota 80,14. Le buone notizie dalla Cina e il terzo round di QE della Fed alimentano i Buy a Hong Kong, protagonista della striscia positiva piu’ lunga dal 2005. Draghi coerente, Bce credibile.
Mario Draghi puo’ imporre non solo i tassi ma le riforme politiche e fiscali ai singoli paesi. Oggi torna al Bundestag a difendere il piano sui bond: “è necessario”. Giallo su motivi che hanno spinto il Parlamento tedesco a tenere l’audizione a porte chiuse.